Claudia Ferraresi. Mia unica collina
Aprile 12, 2004 in Arte da Claris
Promossa dalla Provincia di Cuneo nell’ambito del calendario espositivo “Incontri d’Arte”, giovedì 15 aprile alle ore 17.00 s’inaugura la mostra antologica dedicata alla pittrice piemontese Claudia Ferraresi. Si tratta di un doveroso omaggio alla carriera in coincidenza con i 40 anni di un’attività artistica e culturale che ha sempre visto intrecciarsi strettamente l’opera alla “Terra di Langa”.
Pittrice ma anche giornalista, critico d’arte, imprenditrice agricola e “Donna del vino”, Claudia Ferraresi ha dato e dà lustro ai luoghi in cui vive per radici e per scelta, con un’attività culturale e artistica che vede al centro, comunque e sempre, quei paesaggi e quelle colline da lei stessa definiti parte integrante della sua sopravvivenza.
La rassegna, accompagnata dall’omonima monografia edita dalla Provincia di Cuneo nell’ambito della collana dedicata ai più rappresentativi artisti piemontesi, propone stratificate possibilità di lettura con rimandi continui tra arte e territorio.
Le sezioni affrontano infatti, accanto ai cicli pittorici, il resto della vasta attività di Claudia Ferraresi, la cui arte si esprime con ricerche spazianti dall’incisione all’arte da indossare, fino alle più recenti ricerche sul “cibo-arte”, che la vedono indagare il rapporto “alimento-uomo- ambiente”.
Un percorso di ricerca che, ricollegandosi ad alcune avanguardie, trova accenti affascinanti e singolari tra forma e contenuto fino a spingersi in contemporanee “opere-happening-azione”.
Prima sezione: gli esordi pittorici
Concepito per sezioni tematiche, il percorso si apre con “Gli esordi pittorici”, che vedono Claudia Ferraresi maturare l’iniziale idea pittorica nell’ambiente famigliare: in primis la mamma Valeria Costamagna, pittrice, cantante, lirica e musicista.
Queste atmosfere trovano citazione in alcuni dipinti di Valeria Costamagna, continuatrice della tradizione ottocentesca piemontese, parente ed allieva di Giovanni Colmo ed Eugenio Colmo (Golia). La rappresentazione si compone anche di una rievocazione della figura con un manichino che presenta un suo abito d’epoca e da altre espressioni artistiche.
Seconda sezione: la formazione
La formazione di Claudia Ferraresi passa attraverso il figurativo classico, qui rappresentato con una serie di olii che vanno dagli Anni Sessanta agli Anni Settanta.
Un linguaggio visivo frutto dell’attenta osservazione della natura e della profonda conoscenza storico-ambientale dei luoghi.
Terza sezione: il paesaggio della memoria
Tra il 1975 e 1985 la collina prende forma nelle tele, affiorando da una materia morbida e chiarista e assumendo i contorni sfumati di visioni a occhi socchiusi. Il periodo è rappresentato da una quindicina di tele.
Quarta sezione: la grazia della maturità
Visioni geometriche in controcanto al senso infinito del cielo; un cielo senza confini, solo abitato da pensieri e dall’occhio delle nuvole, contraddistingue un nuovo ciclo pittorico caratterizzato da un segno architettonico. La grandiosità della natura che sovrasta l’uomo – la cui presenza non è visibile nello spazio dell’opera ma si avverte dal segno del suo lavoro impresso sulla terra – si esprime in olii su tela.
In mostra una trentina circa di opere, accanto alle quali trovano posto tecniche miste, litografie, un video d’autore realizzato da Claudia Ferraresi in collaborazione con Luigi Pratesi e la regia di Vanzina. Quindi poster e altri documenti.
Quinta sezione: le tavole della cultura. I percorsi della curiosità, il bello e il buono della vita
L’ultima sezione si chiude con la rappresentazione del suo essere artista “oltre il cavalletto”, attraverso linguaggi diversi estrinsecati e confluenti in una vasta attività culturale.
Sono esposte alcune “pellicce quadro”, opere di “Arte da indossare” interpretate nel 1980 da Barbara Bouchet, sulla quali l’artista, in collaborazione con Giuliana Dacasto, ha creato paesaggi di Langa. Tra passato e futuro, ricollegandosi ai Futuristi, ai Dadaisti e ai Surrealisti, ma avvertendo anche le nuove tendenze come quella che sarà definita “Wearableart”, Claudia Ferraresi sperimenta linguaggi all’epoca pressoché sconosciuti in Italia.
Negli Anni Novanta Claudia Ferraresi avvia il progetto in progress “Le tavole della cultura”: esperienze tra arte, territorio, enogastronomia, convegni tematici, pubblicazioni sull’educazione alimentare dedicate alle scuole (come il recente ricettario “Nonno Ulivo Racconta” per la Regione Liguria). Significativi contenuti che in mostra sono rappresentati da simbolici deschi apparecchiati con cibi e molti altri riferimenti intellettuali, come “I libri da Gustare” e la collana editoriale “Cibo di Carta”.
Va infatti ricordato che nel 1989 l’Artista ha dato vita a un sodalizio, “I Ristoranti della Tavolozza”, e alla “Tavolozza delle Langhe”, iniziativa sfociata poi nella manifestazione annuale “Tavolozza Gastronomica delle Regioni”: passo che negli anni a seguire ha originato un movimento culturale dove l’enogastronomia di territorio trova piena dignità culturale alla luce di inediti punti di vista: quelli dell’arte, della filosofia e della storia.
Tematiche congiunte, e segno di un punto di partenza per quelle divenute poi le numerose “Mostre-Azione” collegate alla Food-Art. Ma, invero, “l’Arte del Cibo” di Claudia Ferraresi muove passi diversi dai movimenti italiani e stranieri, in quanto affonda nel sociale, nell’analisi del contesto storico e locale della Langa, lo contrappone e lo confronta alla società odierna, cerca nuove strade, suggerisce riflessioni e suscita interrogativi.
Apre nuovi percorsi sperimentali che l’Artista sta oggi conducendo tra archeologia alimentare e ipotesi sul futuro nutrizionale dell’uomo.
La mostra in sintesi vuole rappresentare “un lungo interminabile viaggio attraverso le memorie, le emozioni, le malinconie e le passioni che resistono indelebili nel tempo”.
Claudia Ferraresi: Mia unica collina
Inaugurazione: Sala B – 15 aprile – ore 17.00
Periodo: dal 16 aprile al 16 maggio 2004
Sede: Centro Incontri Provincia di Cuneo – Sala C
Orario di apertura: dal martedì al venerdì 16.00 – 19.00 – abato e domenica 10.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00
Ingresso: libero
Curatore: Silvana Nota con il contributo di Roberto Antonetto
Catalogo: Incontri d’Arte – Edizione a cura dell’Assessorato Cultura Provincia di Cuneo
Traduzioni: PIERA GENTA
Organizzazione: Mirella Belli – Claudio Einaudi
Ente Promotore: Provincia di Cuneo
23 Aprile ore 20.30: Una tavolozza di Sapori regionali – ristorante San Michele – Contrada Mondovì – Cuneo
Spunti e Spuntini Letterari: ristorante Antiche Contrade – Hotel Lovera Palace
via Vittorio Emanuele, 8 – 12064 La Morra (CN)
Tel 0173 50.230 – 50.92.25 – Fax 0173 50.92.83
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Claudia Ferraresi: biografia di un’artista legata alla sua terra
di Claris