Commesse: secondo centro
Aprile 17, 2002 in Medley da Redazione
Di solito la riedizione di una Fiction, diventa una specie di minestra riscaldata indigesta da mandare giù, o peggio ancora, dal retrogusto amaro. Esistono però anche le eccezioni. Ce lo sta dimostrando Edwige Fenech, che da qualche settimana è tornata in grande stile a proporre “Commesse”, un telefilm, che aveva avuto grande successo con la prima serie nel 99′.
Dopo 3 anni sono tornate le gesta di Sabrina Ferilli, Nancy Brilli e Veronica Pivetti, alle prese con clienti di ogni genere, ma soprattutto con problemi esistenziali inenarrabili.
Dalle presentazioni della vigilia, ci aspettavamo la solita triste riproposizione, di storie già viste, mischiate malamente, con nuove banalità.
Per una volta non è stato così. “Commesse” ha fatto centro per la seconda volta, riuscendo a conquistare nuovamente il cuore del pubblico con la semplicità. La genuinità dei personaggi, e la loro amicizia contagiosa, che erano state la forza di questa fiction, sono infatti rimaste intatte. C’è anche qualcosa di più, i personaggi nuovi hanno identità propria, e per una volta non rappresentano l’imitazione mal riuscita di chi non c’è più.
La formula poi, è sempre la stessa. Ogni episodio è dedicato alla storia di una delle commesse. Insomma non si tratta di un telefilm, trasformato in soap opera e questo ci fa un enorme piacere.
In fondo il compito di un film italiano della domenica sera è quello di intrattenere il pubblico, i critici potranno storcere il naso, sbandierando la poca originalità del prodotto, ancora tutta da dimostrare, ma la Fenech, ha dimostrato ancora una volta di saper essere una produttrice acuta, oltre che una brava e bellissima attrice.
di Paolo Robino