Conte pronto al rientro
Febbraio 16, 2001 in Sport da Roberto Grossi
Antonio Conte è pronto a tornare in campo. Dopo l’infortunio che lo ha costretto a saltare le sfide contro Vicenza e Atalanta, il Capitano è ormai a disposizione di Ancelotti in vista della delicata sfida di domenica sera contro il Napoli al Delle Alpi.
Certo, la sensazione è che se la situazione in casa bianconera non fosse in questo momento particolarmente delicata nel reparto nevralgico del centrocampo (Davids squalificato) il leccese aspetterebbe forse ancora una settimana prima di ripartire, evitando ogni benché minimo rischio.
Ma il forfait forzato dell’olandese lo induce a stringere i tempi e a rispondere alla situazione di emergenza: “Sto abbastanza bene – dichiara Conte – e lavoro già da alcuni giorni insieme alla squadra. Vedrò da qui a fine settimana se ci saranno ulteriori miglioramenti, non dimenticate che vengo da un infortunio e da una successiva ricaduta, per cui valuterò insieme al Mister il mio eventuale utilizzo nella partita di domenica prossima. Io sono ottimista, dovrei farcela, ma l’ultima parola spetta all’allenatore”.
In ogni caso la soluzione alternativa è pronta, ed è lo stesso Capitano a svelarla: “C’è Brighi che dà ottime garanzie a centrocampo: lui è un tipo tosto, ha personalità, qualità, è un bravo ragazzo, insomma ha tutto. Sono pronto a scommettere che ha un futuro ad altissimo livello, lo posso mettere per iscritto. Mi rivedo un po’ in lui quando arrivai da giovanotto qui alla Juve; per molti versi siamo alquanto simili”.
Parole convinte e sincere di apprezzamento quelle di Conte, come altrettanto decisa è l’analisi sul girone di andata appena concluso: “Complimenti alla Roma, ha disputato sin qui un torneo alla grande e merita i sei punti di vantaggio. Ma noi non molliamo, statene sicuri. Gli ultimi due anni hanno dimostrato che gli scudetti si vincono alla fine, per cui non siamo certo tagliati fuori. La mia convinzione nel tricolore è la stessa di Zidane: nessuno ci ha mai messo sotto sul terreno di gioco, giochiamo bene e non ci manca niente per imporci. Dove possiamo migliorare? Nella cattiveria, nella ferocia nel chiudere le partite, come facevamo ai bei tempi in cui conquistavamo gli scudetti”.
In un punto le opinioni di Conte divergono da quelle di Zidane: “Zizou vorrebbe che la stampa ci lasciasse tranquilli, ma io so che non è possibile. Sono dieci anni che sono qui e ho imparato che chi indossa la maglia bianconera è “condannato” ad essere sempre nel mirino della critica, è inevitabile. Ultimamente comunque ho avuto la sensazione che la Juve sia diventata più simpatica, ma non so se esserne contento o meno: mi ricordo che eravamo simpaticissimi quando facevamo l’Intertoto…”.
Sulla questione passaporti falsi il Capitano tira un sospiro di sollievo: “Una volta tanto la Juve non è toccata dalle polemiche. La nostra società, a differenza di altre, ha agito alla perfezione ed è giusto che chi ha sbagliato venga punito. Eliminare la distinzione tra chi è comunitario e chi no? Vedrei meglio ricominciare a distinguere tra italiani e stranieri, i vivai nostrani ne trarrebbero vantaggio”.
di Roberto Grossi