Crisi di coppia? Facciamo le corna!
Febbraio 17, 2001 in il Traspiratore da Redazione
Dal Minotauro al principe Carlo, da Penelope alla Lewinsky
Il problema si pone fin dall’antichità, quando Pasifae (moglie di Minosse) s’innamorò perdutamente del toro bianco donato al re di Creta da Poseidone (dio del mare). Grazie ad uno stratagemma inventato da Dedalo (inventore di corte), la regina riuscì a soddisfare le sue voglie “animal”. Dalla loro unione nacque un essere ibrido: il corpo era umano, ma la testa era quella di un toro.
Fu un parto difficile perché, anche se ancora piccolo, l’ingombro delle corna del mostriciattolo era già notevole e dovette uscire di traverso, con gran dolore della regina che non poté sedersi per un mese. Ma Minosse non riconobbe il “bambino” come proprio. Anzi non lo riconobbe affatto! Perché quando Pasifae gli portò l’esserino ancora in fasce tra i suoi primi vagiti (o muggiti?), Minosse disse “Carina la maschera! ed il resto del costume?”. Fu costretta così a dargli il cognome del toro e poiché lei desiderava chiamarlo Mino di nome, diede vita alla leggenda del Mino Tauro.
Il re appena venne a conoscenza della notizia, si sentì mancare ed uscì a prendere una boccata d’aria nella sua città-palazzo. Tutta la gente era gentile e sorridente, ma lo salutava con un gesto inusuale della mano: alzavano il mignolo e l’indice verso l’alto, mimando così la sagoma di un toro. Accortosi però dello scherno, il re andò su tutte le furie e chiamò Edmondo, il suo boia (detto “boia Mondo”), ordinandogli di amputare a tutti quei simpaticoni proprio il dito mignolo e l’indice. Ma il boia era un po’ ignorante: non sapendo quali dita fossero quelle esatte, tagliò loro per sbaglio il medio e l’anulare con il risultato che da quel giorno anche quando volevano salutare normalmente i cittadini di Creta facevano il gesto delle corna. Gesto che si è tramandato fino ai giorni nostri.
Molti non sanno che la storia non finisce qui. Giunse, infatti, nei cinema di Creta il capolavoro di Spielberg “Jurassik Park” e la regina s’innamorò del protagonista: il Tiranno Sauro. Dopo averlo invitato per un focoso week-end nel suo palazzo, nacquero due orribili gemelli: il primo era tutto coperto di squame e rughe e, volendolo chiamare Dino, gli diede nome Dino Sauro; la seconda ancora più mostruosa era la Mazza Mauro!
Per rimanere nell’antica Grecia ricordiamo anche una crisi di coppia famosissima: quella tra Ulisse e Penelope. Ulisse, dopo l’ennesima lite, aveva detto alla moglie “Vado a comprarmi un pacchetto di sigarette!”. Ritornò vent’anni dopo. Non le aveva detto che il tabacchino era a Troia, a 1000 km da casa, e che si faceva a botte per entrarci. Inoltre l’eroe greco, uscito da Troia, decise anche di farsi una bella crociera di 10 anni per il Mediterraneo, tra donnone di ogni tipo, ballando la calipso-dance, la lambada e il tuca-tuca con la ninfomane Calipso, facendo assieme a tutti i suoi compagni i porci comodi nel letto di Circe e provando le vacche di Zio Sole, il più noto bordello dell’antichità. Dall’altra parte del Mediterraneo, Penelope, che poverina si sentiva in testa delle corna di cervo a sette stratificazioni, si era concessa finalmente ai Proci, che tanto Phroci non erano e le strappavano il vestito di dosso ogni giorno, costringendola a doverlo ricucire fino a notte tarda.
Giungendo ai Romani, è passato alla storia l’episodio di Giulio Cesare, che fu sedotto da Cleopatra, che faceva la gallina faraona un po’ con tutti. Tant’è che appena giunse in Egitto quel marcantonio di Marco Antonio lo tradì senza pensarci due volte. Per lui faceva addirittura gli spettacolini da pornodiva con il pitone attorno al corpo, finché un giorno non intervenne Ottaviano che, per vendicare la memoria del padre putativo, sostituì il pitone con un aspide…
Ai nostri giorni non sembra esserci un’inversione di tendenza: la storia extraconiugale tra il principe Carlo e Camilla non ha niente da invidiare a quella tra la regina Pasifae ed il Tiranno Sauro (forse lui era un po’ più bello…). I giochetti erotici tra Cleopatra e Marco Antonio impallidiscono di fronte a quelli di Monica Lewinsky e Bill Clinton. L’unica cosa che cambia è che una volta il MinoTauro lo rinchiudevano nel labirinto, ora ti spiattellano tutto in prima pagina sui giornali e sul TG, anche mentre si è a tavola…
Esempi simili simboleggiano la crisi di coppia dei nostri tempi… Si cercano nuovi stimoli: dagli aggeggini sadomaso allo strip poker e, a poker poi, la tua donna ti fa osservare che un “tris” vale più di una “coppia” e tu capisci che c’è un terzo incomodo. Le spieghi però che un “poker” vale più di un “tris”, così giochi alla pari. Ci sono poi quelli che notano che sia il “tris” che il “poker” sono o solo di re, o solo di donne e da lì vanno oltre, estrapolano il significato, cercano traguardi “diversi”, al di là del muro e “dall’altra sponda” di un fiume di iniquità e menzogne… Piuttosto di questo meglio la fedeltà!!!!
di Daniele Vitta