Cus Torino, progetto crescita
Novembre 21, 2001 in Sport da Federico Danesi
Il Cus Torino continua a crescere, nel nome e nel ricordo di Primo Nebiolo. Alla presenza della vedova, signora Giovanna, martedì mattina è stata inaugurata la stagione 2001/2002 che ancora una volta si apre con una celebrazione dell’ex presidente, scomparso due anni fa, vero fautore del grande rilancio sportivo per gli studenti dell’ateneo torinese.
Trentanove discipline che vedono coinvolti quasi ventimila studenti. Bastano queste cifre per dimostrare come il Cus Torino sia il più attivo in Italia e i risultati si vedono. Nell’ultima stagione, infatti, sono stati 1236 gli atleti tesserati per le varie federazioni sportive nazionali e 236 quelli che si sono classificati ai Cnu, i Campionati Nazionali Universitari (quelli invernali tra l’altro sono stati organizzati proprio dal Cus Torino). Il fiore all’occhiello è stato rappresentato dagli atleti premiati durante la cerimonia per i brillanti risultati raggiunti alle Universiadi di Pechino dell’agosto scorso: Federico Cappellazzo e Andrea Beccari, oro nella 4×200 stile libero, Federica Biscia, oro nei 400 misti, e Lorenzo Civallero, oro nella 20 km di marcia.
Segno che l’attività messa in piedi da Riccardo D’Elicio e dai suoi collaboratori sta prendendo sempre più piede. Il Torneo Interfacoltà che è cominciato solo qualche settimana fa ha visto l’iscrizione di quasi 1500 atleti. E poi ancora le 40 borse di studio per atleti meritevoli, una delle quali per un atleta disabile, istituite in collaborazione con la Regione Piemonte.
Ma il Cus non si ferma qui. Oltre alle attività di vertice ormai consolidate, come il “Meeting Città di Torino” di atletica, che ogni anno richiama al campo di Parco Ruffini, intitolato a Primo Nebiolo, atleti di livello mondiale, alla Mezza maratona di Torino e all’International Torino Roller Marathon, il Cus infatti ha già presentato la sua candidatura per i Mondiali Universitari di corsa campestre del 2004, che si svolgerebbero a Rivoli, e soprattutto per le Universiadi Invernali del 2007, che sfrutterebbero gli impianti lasciati in eredità dai Giochi Olimpici di un anno prima e che concluderebbero degnamente la stagione del grande rilancio per lo sport torinese che ha proprio nel Cus il suo riferimento maggiore.
di Federico Danesi