Delacroix al Marocco | Sudate Carte Curiosità IV edizione
Marzo 28, 2006 in Sudate Carte da Stefania Martini
Titolo: | Delacroix al Marocco |
Autore: | Tahar Ben Jelloun |
Casa editrice: | FMR |
Prezzo: | € 220,00 |
Pagine: | 127 |
Il pittore francese Eugene Delacroix approdò in Marocco, per la prima volta, nel 1831, quando fu inviato dal Re Luigi Filippo quale pittore ufficiale della missione del Conte di Mornay, per imbastire trattative con il sultano del paese.
La luce, i colori, gli usi ed i costumi, le bellezze, l’atmosfera esotica e gli harem, così come le violenze di un paese sconosciuto colpirono così nel profondo la sensibilità il pittore che la sua produzione, da quel momento in avanti, subì un cambiamento, che influenzò anche l’arte europea del secolo.
Donne d’Algeri è uno degli esempi più noti della moda legata al fascino dell’oriente arabo: in questo quadro Delacroix rappresenta tutta la carica di indolente sensualità colta non solo negli atteggiamenti delle donne, ma anche nei tessuti, nelle raffinate decorazioni, nei profumi e così via.
Ai quadri di Delacroix, si ispirarono infatti, autori e poeti, che aiutarono a diffondere in Europa, il gusto per “l’esotismo”, per indicare le suggestioni che l’ambiente culturale europeo prendeva da altre culture non europee: è soprattutto quel mondo arabo sensuale e raffinato da “Mille e una notte” ad incuriosire e attirare gli artisti europei, e non solo di formazione romantica.
Il testo, steso sotto forma di una lettera confidenziale a Delacroix, è affidato alla penna di Tahar Ben Jelloun, considerato il miglior scrittore marocchino vivente è corredato da 39 tavole e 14 illustrazioni, che rendono ancora più vivide nel lettore le parole di descrizione scritte sulla carta.
Completa il volume una stimolante antologia di testi sul Marocco ottocentesco, curata da Gianni Guadalupi, profondo esperto di cultura araba, che traccia una panoramica del Marocco dell’epoca, rievocando aneddoti singolari, molto significativi e ancora attuali.
di Stefania Martini