Delitti alla sacra di San Michele

Marzo 28, 2004 in Libri da Tiziana Fissore

Titolo: Delitti alla sacra di San Michele
Autore: Angelo Caroli
Casa editrice: Fogola
Prezzo: € 18.00
Pagine: 236

Sacra S. MicheleIl delitto si nasconde nella Sacra di San Michele come il male dietro al bene.

In questo libro di Caroli ci sono parecchie imperfezioni ma l’ambientazione di un delitto presso la Sacra di San Michele e dintorni è una scenografia perfetta.

La Sacra è già di per sé misteriosa ed affascinante, le montagne che la circondano ancor più e l’atmosfera invernale con il vento ora intenso e sibilante, quando porta nubi minacciose, ora più calmo quando le spazza e lascia vedere una luna spuntata improvvisamente, sono tre ingredienti che danno suggestioni più forti della trama stessa che di per sé è un po’ complicata e a volte si trascina con il suo traffico di quadri ed arredi sacri.

Tra i tanti indiziati vi è il colpevole che agisce come un piccolo satana e si contrappone ad un gruppo d’inquirenti dove, oltre al magistrato Laudadio (qui molto solerte) si accostano un commissario di polizia donna, Carla Tonicieti che è quella che ha veramente il fiuto del ‘poliziotto’ ed un ispettore ribelle ma molto valido che dopo un periodo in cui è stato messo in disparte, causa il suo carattere indipendente, viene ora richiamato ai suoi compiti proprio dal commissario che ne capisce la validità.

Come ho già detto la vicenda è complicata svolgendosi in quel grande monumento sia storico che religioso che è la Sacra; monumento al misticismo ed alla spiritualità, insinuandosi tra lo scalone dei morti, la varie arcate, pilastri, ombre misteriose riflesse in antichi specchi per poi spostarsi su altri scenari decisamente diversi: Costa Azzurra, Provenza, Lione, dove troviamo strane coppie legate dal sesso, da interessi di traffico d’opere d’arte e addirittura un’operazione di chirurgia plastica che trasformerà letteralmente un personaggio della storia.

Nasce così un romanzo dunque dove tra due spari, una fuga, un morto bruciato, un via vai in Francia, dialoghi intramezzati da frasi che trovano un riscontro nel dialetto, ci si ritrova sempre e comunque in un ambiente che attrae: la Sacra che ultimamente è diventato scenario scelto da parecchi scrittori della zona piemontese, mescolando sacro e profano, quasi un voler nascondere la parte più nascosta e buia dell’animo umano sotto quelle antiche pietre dell’abbazia, affinché il male debba sparire per sempre innanzi alla divinità.

di Tiziana Fissore