Uscito nel 2006, Cappi propone un romanzo il cui protagonista è il noto personaggio ideato dalle sorelle Giussani: Diabolik. Non è una trasposizione romanzata di fumetti già pubblicati né l’opposto. E’ un’opera a se stante in cui l’autore si è trovato di fronte all’arduo compito di ideare un’avventura di un personaggio noto da anni. Ci è riuscito con successo entrando nel personaggio e nello stile tipico del fumetto.

I primi passi vengono mossi su una lontana isola e attraverso i pensieri del dottor Lopez. Capitolo dopo capitolo scopriamo di essere di fronte a come è nato Diabolik. Come persona e come ladro. Ci si appropria di un po’ della sua storia e viene svelato un po’ del suo profilo psicologico. Ci si allontana dalla sua Clerville, la città in cui vive e opera: il fulcro delle varie vicende è ora l’Asia, in particolare un paese di mare la cui posizione strategica lo render un’ottima base per tutta una serie di traffici illeciti.

In questo romanzo giallo passato e presente arrivano ad avvicinarsi: quel paese asiatico che vide attivo Diabolik da giovane lo ospiterà di nuovo molti anni dopo, a seguito di un ricatto mosso da colui che dichiara essere il suo vero padre. L’oggetto del contendere sia nel passato che nel presente di Diabolok sono cinque statuette di giada raffiguranti i cinque elementi, forgiate in epoche assai remote e considerate come talismani. Ogni amuleto è in mano a capi della malavita asiatica tranne due: uno si trova in occidente e uno è sepolto dentro uno scafo naufragato anni prima. Gli equilibri si alterano quando uno di loro decide di volerli tutti e cinque. Gli effetti saranno disastrosi. E Diabolik non può non prendere parte a questo succulento banchetto. Non mancano la bella e fedele compagna Eva Kant e l’ispettore Ginko. Ma nuovi nemici e alleati si alterneranno vicino al nostro eroe che spesso verrà a trovarsi in una serie di imprevisti e in situazioni di grande pericolo. Una piacevole lettura che appassionerà affezionati e non.

di Cinzia Modena