Diario di un volontario – Day 4
Febbraio 11, 2006 in Sport da Redazione
I preparativi per la Cerimonia di apertura.
Ieri e’ stata una giornata campale, credo sia difficile, da fuori, immaginare le moltitudine di cose e dettagli che devono essere messi a punto prima di poter svolgere una cerimonia come quella di ieri.
A cominciare dal banale aspetto logistico: si tratta di organizzare il trasporto degli atleti da tre siti differenti per farli convergere allo stadio, operazione apparentemente banale ma che senza una rigorosa pianificazione di dettaglio rischia di creare intasamenti e confusione, se non addirittura di fallire. Ad esempio, soffermandoci solamente sull’attività nei villaggi, gli atleti hanno cominciato a muoversi intorno alle 17:00, ma prima di questo si e’ dovuto stilare un preciso piano di uscita dalle loro stanze, raccoglierli in punti predefiniti, verificare la completezza della squadra, nonche’ la presenza di accrediti, marching pass, abbigliamento a accessori; solo dopo e’ possibile imbarcarsi sulle navette.
E tutto questo deve avvenire nei tempi prestabiliti, cronometrici al minuto. Altrimenti non funziona. Ad esempio ieri mi sono spostato al villaggio di Torino per aiutare i miei colleghi nel rilascio dei guest-pass (i permessi di visita per gli ospiti che vengono per incontrare atleti o staff), ma quando sono arrivato ho visto il nostro deputy-chef-de-mission (praticamente il vice capo) indaffaratissimo a spostare scatoloni di abbigliamento (gli stessi noi che avevamo spostato la sera prima). Cambio di programma: mi offro di aiutarlo e infatti deve portare le bandierine, i pass e alcune tute sui due villaggi di montagna, cosi’, mentre lui finisce di preparare il materiale io e un altro volontario recuperiamo un paio di carrellini per trasportare la roba fino all’auto di servizio (ogni delegazione ha alcuni mezzi in dotazione).
Usciamo dal NOC office, una tappa al Service Center Desk per verificare che sia tutto a posto e poi partiamo alla volta di Sestriere, dove ad aspettarci c’e’ il secondo Deputy. Scarichiamo una parte del carico e subito ripartiamo direzione Bardonecchia. Abbiamo pochissimo tempo (le strade sarebbero state chiuse di li’ a poco), l’auto e’ in riserva e dobbiamo ancora fermarci a prenotare in un ristorante dove domani i dirigenti della squadra e alcune personalita’ politiche, tra cui il primo ministro della nazione, faranno pranzo. Sfruttando la discesa verso Cesana riusciamo a superare diversi autobus, con manovre che interpretano elasticamente il codice della strada, tra Pullman che ci strombazzano e cellulari che squillano continuamente per interviste e problemi dell’ultima ora.
Ce la facciamo, e riusciamo a raggiungere l’ OVB (Olympic Village Bardonecchia) in tempo. A terra i bagagli, si passa il metal-detector non senza code e sudore (ci fanno aprire la borsa piu’ grande, sob!, ma e’ giusto cosi’ per la nostra sicurezza), entriamo nell’ area residenziale attraversando la zona relax degli atleti, dove possono utilizzare internet, leggere o ascoltare musica, giocare e chiamare a casa, quindi posiamo i pacchi nella stanza del mio deputy e mentre lui si fa una rapida doccia io ne approfitto per fare un mini-tagliando all’ auto: manca il liquido del lavavetro (prima, con il sole di fronte, non era mancato qualche sorpasso alla cieca!) e la macchina sembra reduce da un party: bottigliette e lattine vuote bevute guidando si trovano sono ovunque.
Queste sono le prime olimpiadi ecologiche e quindi butto rifiuti differenziandoli, pulisco i vetri, collaudando il lavavetro fresco di nuova linfa e poi rientro a restituire le chiavi. C’e’ ancora una cosa da fare: ricaricare il credito del suo cellulare, operazione che richiede tempo e pazienza visto che le schede che mi aveva fatto acquistare due giorni prima erano da 5€ l’ una: me ne da’ quattro (@!) e comincio: non faccio in tempo a iniziare la terza che ha gia’ perso almeno tre chiamate. Decido di sospendere e gli riconsegno il cellulare. Il mio compito per oggi e’ concluso, non sono impegnato direttamente nel trasporto degli atleti alla cerimonia, e posso andare a pranzo…, ma sono le 15:40, la mensa e’ gia’ chiusa! Dev’essere colpa di quella bevanda energetica super-zuccherara bevuta in auto. Pazienza, un po’ di dieta non mi puo’ fare che bene, mangero’ a cena, mentre mi riguardero’ la cerimonia in TV.
di MAury