Difendere la cultura del territorio
Marzo 25, 2011 in Attualità da Cinzia Modena
Riceviamo e diffondiamo la comunicazione inviata dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte. Alla soddisfazione per il reintegro dei contributi del Fondo Unico per lo Spettacolo da parte del Governo, siunisce però la necessità di ricordare che il tessuto culturale, costruito, nei Centri come nelle Periferie, grazie all’opera quotidiana e sistematica di medie/piccole imprese, associazioni e cooperative è ancora gravemente a rischio.
La cultura diffusa sul territorio in larga parte ha come suoi principali interlocutori gli Enti e le Istituzioni Locali.
Come molto ben sottolineato ieri dall’Agis tramite la Presidente, Evelina Christillin, nella consapevolezza dell’ importanza “delle sovvenzioni pubbliche per i soggetti accreditati e aventi diritto, la nostra Associazione sollecita comunque un’attenzione sempre più viva alle problematiche relative a tutto il sistema culturale, con particolare riferimento alle realtà minori, alle piccole e medie compagnie indipendenti, non sovvenzionate dal FUS, e a tutti i soggetti che operano sul territorio in modo capillare, affinché ne venga salvaguardata l’attività e l’occupazione. Occorre infatti… una concertazione istituzionale a livello locale che permetta di operare scelte politiche a tutela della molteplicità e dell’organicità dell’intero settore dello spettacolo dal vivo piemontese.”
“Resta ancora aperta la questione della sopravvivenza dei più piccoli che costituiscono il tessuto culturale diffuso nel territorio” ha ribadito ieri l assessore alla Cultura del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri.
Il Comitato Emergenza Cultura ricorda che:
Il 26 marzo, Operatori culturali, studenti, lavoratori e tutti i cittadini interessati al ruolo strategico che la Cultura ha giocato e deve ancora poter giocare sul nostro territorio Regionale sono invitati a partecipare nei modi che riterranno più opportuni purchè pacifica alla Manifestazione pro cultura che si terrà in piazza Castello dalle 15. Esempi di attività saranno azioni teatrali, di danza,di musica, striscioni, manifesti e cartelloni, slogan, cori, canzoni, silenzio…
La produzione culturale è immateriale: non riempie i magazzini come merce invenduta; non produce scarti inquinanti per l’ambiente; le sue risorse, di provenienza umana, sono naturalmente rinnovabili; l’innovazione è sempre presente procedendo in parallelo ai vissuti delle diverse generazioni…
La cultura non ha colore politico… colora il peso delle nostre anime.
di Cinzia Modena