Doni, alla Juve solo a giugno
Gennaio 10, 2002 in Sport da Giovanni Rolle
Marcello Lippi festeggia il 4-2 conquistato dalla Juve bis, ma al termine della prima sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta la sua mente è già proiettata a Venezia, dove i bianconeri cercheranno il terzo successo consecutivo in campionato. Il tecnico viareggino non teme cali di tensione contro l’ultima in classifica: “Contro il Venezia non ci sarà nessun rilassamento. La squadra ha dimostrato anche contro l’Atalanta di cercare sempre di migliorarsi ed anche questa volta quelli che hanno giocato sono stati all’altezza dei titolari”.
Il suo collega Valvassori, polemico nei confronti dei suoi, non crede invece ai miracoli: “Eliminare la Juve al ritorno sarà come scalare l’Everest con le scarpe da tennis. Potremmo anche riuscirci, ma purtroppo sarà più facile cadere. Mentre la nostra era una delle tante Atalanta possibili, loro hanno schierato una formazione di riserve. Ma nonostante questo non c’è stata partita”.
Ma a tenere banco nel dopo partita di Juve-Atalanta è Cristiano Doni, oggetto dei desideri bianconeri, per il quale si vocifera di un passaggio alla corte di Lippi già a gennaio. Il diretto interessato getta però acqua sul fuoco: “Il fatto di interessare ad una grande società come la Juve mi riempie di orgoglio, ma nello stesso tempo non ho mai detto di voler lasciare l’Atalanta, perché per me è come una seconda famiglia. Non è nel mio costume cambiare squadra a campionato iniziato, semmai se ne riparlerà a giugno. Allora avrò compiuto 29 anni e farò le mie valutazioni sul futuro. Per il momento, preferisco vivere alla giornata. Spero di rimettermi presto dal problema alla schiena che mi ha dato fastidio per tutta la settimana e mi ha costretto ad uscire alla fine del primo tempo”.
Nell’Atalanta è stato costretto a lasciare il campo anzitempo anche Bellini, il quale ha riportato un colpo al costato sinistro. Il giocatore è stato accompagnato in ospedale a Torino per degli accertamenti radiografici.
Coppa Italia, Juve ancora ok: 4-2 all’Atalanta
di Giovanni Rolle