Draft 2001, il ballo dei debuttanti
Giugno 28, 2001 in Sport da Federico Danesi
L’era dei Lakers può finire presto? Forse no, ma da questa notte c’è qualcuno che può cominciare a sognare. Ancora poche ore e le squadre NBA avranno i primi volti nuovi, quelli che usciranno dal Draft, di casa al ‘Madison’.
Può succedere di tutto: ad esempio che Washington, dovendo ricostruire la squadra dopo la disastrosa annata scorsa, attendendo una risposta dal suo proprietario e/o giocatore simbolo Michael Jordan (che giocherà eventualmente da ala piccola) sfrutti il numero uno per prendere Kwame Brown, uno che ricorda molto da vicino come fisico quello di Kevin Garnett e sarebbe il primo senior delle High School ad essere scelto con il numero 1.
Potrebbe non essere il solo primato: se al numero 2 i Clippers scegliessero Eddy Curry (Thornwood High) e al 3 i Grizzlies, che stanno per emigrare a Memphis e per cedere Shareef Abdur-Rahim ad Atlanta per Lorenzen Wright, Brevin Knight e la scelta, prenderanno Tyson Chandler (Dominguez High) per la prima volta tre liceali, anche se diciottenni, occuperanno i primi tre posti.
La verità è che questo privilegio, che storicamente non è sempre stato riservato ai migliori (Brad Daugherty nel 1987, Pervis Ellison nel 1989, Michael Olowakandi nel 1998, tanto per citarne alcuni), dovrebbe toccare ad altri: Eddie Griffin (Seton Hall), inviso però a molti per aver tradito la sua ‘alma mater’ e per un carattere difficile (che dovrebbe finire a Chicago) oppure Shane Battier, che è tutto l’opposto, studente modello e giocatore (quasi) perfetto, ma che finirà per essere scelto con un numero tra il 6 e l’8 (più probabile a New Jersey).
Per una volta tanto ci sarà anche molta Europa nel draft: tredici giocatori, ma nessun italiano, e una star già dalla vigilia.
E’ Pau Gasol ala forte del Barcellona che a molti scout Nba ha fatto venire i brividi, avendo i mezzi fisici e tecnici per giocare anche da numero 3.
La verità è che il campionato più bello si è accorto che anche da noi si gioca un basket ormai molto simili: Nowitzki e Stojakovic, in questo, hanno aperto una breccia importante.
Ordine delle scelte
1. Washington
2. L.A. Clippers
3. Atlanta
4. Chicago
5. Golden State
6. Vancouver
7. New Jersey
8. Cleveland
9. Detroit
10. Boston
11. Boston (da Denver)
12. Seattle
13. Houston
14. Golden State (da Indiana)
15. Orlando
16. Charlotte
17. Toronto
18. Houston (da New York via Phoenix e Orlando)
19. Portland
20. Cleveland (da Miami)
21. Boston (da Phoenix)
22. Orlando (da Milwaukee via Houston)
23. Houston (da Dallas via Orlando)
24. Utah
25. Sacramento
26. Philadelphia
27. Vancouver (da L.A. Lakers via New York)
28. San Antonio –
31. Golden State
32. Orlando (da Washington)
33. Vancouver
34. Atlanta
35. New Jersey
36. Cleveland
37. L.A. Clippers
38. Detroit
39. New York (da Boston via Seattle)
40. Seattle (da Denver via Boston)
41. Indiana
42. Seattle (da Orlando)
43. New York (da Seattle)
44. Dallas (da Houston)
45. Chicago (da Charlotte)
46. Minnesota
47. Denver (da Toronto)
48. Vancouver (da New York)
49. Miami50. Portland
51. Phoenix
52. Milwaukee
53. Utah
54. Dallas
55. Sacramento
56. San Antonio (da L.A. Lakers)
57. Philadelphia
58. San Antonio
di Federico Danesi