Due facce di una stessa medaglia
Febbraio 18, 2001 in il Traspiratore da Redazione
“Niente è impossibile!”: detto, fatto. Così madre Scienza e sorella Medicina, nei propri laboratori, si esercitano come artisti del circo, che, a riflettori abbassati, provano e riprovano volteggi sempre più complicati per poi brillare tra luci, paillette ed un pubblico basito.
Ecco allora la “clonazione”, eticamente discutibile, e gli spettacolari interventi “multitrapianto”.
In questi balletti di volteggi in aria e salti mortali si rischia, però, di cadere: gli esperimenti di gravidanze forzate oltre l’età massima che la natura ha concesso alla donna per mettere al mondo i figli, le inseminazioni artificiali, i congelamenti del seme (da utilizzarsi a posteriori), le forzature di parti plurigemellari,….
Oggi ci troviamo, quindi, in una situazione paradossale con donne che forzano la natura pur di avere dei figli, ma che, senza pensarci, li mettono dalla nascita in una situazione non ottimale. Al polo opposto (ma siamo poi così distanti?), altre madri “snaturate” (tipica definizione dell’opinione pubblica) ripongono i loro (?!) figli ai lati della strada o nei cassonetti.
C’è da chiedersi, quei figli nati in provetta o quelli con mamma già anziana avranno meno problemi di quelli abbandonati ai lati della strada?
di Vanessa Tornabene