Due tartarughe
Giugno 8, 2001 in il Traspiratore da Redazione
“Che cosa fanno due tartarughe che si scontrano? Due lenti a contatto!”
Il fascino della tartaruga è molteplice, con la sua inerzia secolare ed enigmatica, la vecchiaia degli occhi e la leggenda, di sconosciuta origine, che sia un portafortuna. Quante favole e racconti hanno le tartarughe protagoniste indiscusse di costanza e pazienza, accompagnate sempre da arcani incomprensibili e fitto senso di mistero, estinzioni e ignote riapparizioni. La percezione della giusta misura che Esopo (la lepre e la tartaruga) loro attribuiva non è certo compatibile con la frenesia esasperata dell’odierno modo di interpretare la vita, eppure mi piace pensare che sia ancora importante soffermarsi a riflettere sulle proprie ed altrui azioni, sui gesti e le parole, su pensieri ed opinioni. Ecco allora motivi e segreti dell’immagine in copertina, tutta per la vincente del confronto col piè veloce Achille nel famoso paradosso di Zenone sull’infinito potenziale, che sembra dimostrare l’impossibilità del moto (occasione parimenti poetico-filosofica la mostra di Palazzo Accorsi!).
Buona lettura col sogno che l’umanità, come la tartaruga, un giorno andando piano trovi la felicità in un bosco di carote e in un mare di gelato.
Alla prossima, il direttore editoriale
di editoriale