“E anche questa mattina ci siamo svegliati”
Novembre 13, 2011 in Spettacoli da Gabriella Grea
“Me ne vado in coppa alla montagna a fare il romito”… Stizzito dalle beghe familiari Luca Cupiello minaccia di andarsene dal focolare domestico, ma non prima di aver terminato il suo presepe.
Ogni animo sognatore, ogni idealista -don Chisciotte senza tempo- non abbandona il campo prima di vedere realizzato il suo progetto. Il presepe diviene il simbolo della perduta innocenza, il totem dell’impossibile armonia familiare. Il protagonista ne muore, quando ne prende coscienza o forse la morte lo coglie un passo prima della consapevolezza, Eduardo lascia allo spettatore la possibilità di scegliere un’interpretazione.
Nello Mascia coglie lo spirito drammatico e malinconico di Eduardo mettendo nella sua regia “tutte le suggestioni, tutte le fascinazioni, tutte le esperienze teatrali che ho percorso e vissuto da quando, nel 1974, ho lasciato la compagnia di Eduardo” (Nello Mascia); si fa interprete della solitudine dell’uomo contemporaneo nei confronti di un universo ostile, di un terreno familiare divenuto arido.
In questa commedia Eduardo racconta un’Italia che stava lontana dalla propaganda fascista: una famiglia piccolo-borghese povera, intrisa di cinismo e avidità, in cui l’ingenuità di Lucariello non può che soccombere.
Natale in casa Cupiello fu un testo rivoluzionario, anticipatore del grande neorealismo cinematografico italiano che si svilupperà negli anni successivi. Debuttò al teatro Kursaal di Napoli la vigilia di Natale del 1931 come avanspettacolo, progressivamente Eduardo arricchì il testo e caratterizzò meglio i personaggi, trasformando la farsa iniziale in una commedia in tre atti.
La scenografia di Piero Cartiglio ben si coniuga al rigore e all’essenzialità dell’autore e lascia alla maestria degli attori il compito di riempire il palcoscenico, come le statuine del presepe. Che infinita tenerezza l’anziano marito che organizza la pantomima dei re magi, insieme al fratello Pasquale e allo scriteriato Tommasino, per sorprendere ancora una volta l’adorata moglie, che cucina bene, ma il caffè è “sempre un poco lasco”.
Così commossi e rassegnati lasciamo che si alzi il sipario e si abbassi un impalpabile velo di nostalgia per quella figurina esile, smunta e diafana, che è andata in cielo “a fare il romito” per sempre .
Teatro Carignano
8 – 20 novembre 2011 │ prima nazionale
NATALE IN CASA CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
egia Nello Mascia
scene e costumi Pietro Carriglio
Teatro Biondo Stabile di Palermo
INFO BIGLIETTERIA:
Biglietti: Intero € 34,00
Recite: martedì e giovedì, ore 19.30; mercoledì, venerdì e sabato ore 20.45; domenica ore 15.30; lunedì riposo.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino/Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino – dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011/5176246 – Numero Verde 800.235.333
Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro
un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it
[email protected]
di gabriella grea