E’ un Giro che parla piemontese
Dicembre 5, 2002 in Sport da Federico Danesi
Un Giro vero, per tornare a riscoprire le sfide d’un tempo, per far tornare la gente sulle strade. Mortificato dalle troppe vicende oscure (leggasi doping) e da blitz intempestivi di Nas e Finanza, il Giro d’Italia cerca di rivitalizzarsi con un percorso accattivante e spettacolare, più adatto ai passisti-scalatori che a chi va forte a cronometro,. Ventuno tappe, due giorni di riposo, due sole cronometro (per un totale di 82 chilometri complessivi) e la consueta razione di grandi montagne con alcune importanti novità, che gratificano ancora una volta il grande lavoro degli organizzatori piemontesi.
Il Terminillo, la montagna dei romani, sarà solo l’assaggio, quello che scremerà la parte nobile della classifica: con i suoi 22 chilometri, al termine di una frazione relativamente breve, non creerà comunque selezione tra i migliori. L’ultimo arrivo fu nel ’97, quando vinse Tonkov. Il primo vero esame sarà giovedì 22 maggio, con l’arrivo al Passo Zoncolan. Annunciata da anni e temuta da tutti, perché più dura del Mortirolo, la montagna friulana della Carnia fa finalmente il suo debutto, anche se verrà scalata dal lato est, quello relativamente meno duro, salendo da Sutrio: 13,5 chilometri, con una pendenza media del 9%, ma gli ultimi tremila metri, dopo la stazione della seggiovia, sono terribili e oscillano tra il 16 e il 22%. Paolo Da Pozzo, uno degli organizzatori, gongola: “E’ la prima volta che la nostra zone ha una tappa così importante. Sarà un vero giro della Carnia, con le salite di Tolmezzo e della Valcalda. Abbiamo risolto gli ultimi problemi con il manto stradale e sarà tutto pronto per una grande festa di sport, perché qui la passione è l’unica cosa che non manca, tanto che la domenica successiva, sulle stesse strade, si correrà la ‘Carnia Classic’, medio e gran fondo per appassionati e cicloturisti. Ci sarà anche una particolare classifica a tempo che prenderà in esame proprio il percorso fatto dai ‘girini’. Nel futuro speriamo di poter inserire lo Zoncolan dalla parte di Ovaro, che è ancora più dura”. Quanto sia terribile questa salita lo dimostra la decisione di far fermare tutte le macchine, ammiraglie escluse, a 3 km dalla vetta.
Relativo riposo da Pordenone e Marostica e, al sabato, nuovo traguardo in quota con la Marostica-Alpe di Pampeago. Il tappone dolomitico per eccellenza, con una serie di difficoltà assortite (i Passi Rolle, Valles e San Pellegrino) prima dell’ascesa finale: 9 chilometri con pendenza media del 9,6% e punte del 15. Nel ’98 Tonkov battè Pantani che il giorno dopo lo staccò e volò in rosa. L’anno dopo il ‘Pirata’ arrivò tutto solo, consolidando il suo dominio: era il 3 giugno. Il giorno successivo a Madonna di Campiglio arrivò la notizia della sua sospensione per ematocrito alto.
E se non bastasse, ecco il Piemonte, per tre frazioni di fuoco. Mercoledì 28 maggio tappa per velocisti ad Asti, ma l’appuntamento è già fissato per il giorno successivo, sulle Alpi cuneesi. Partenza dal Santuario di Vicoforte, scalata a Montemale (quota 931), poi passaggio a Dronero, in Valgrana e finalmente il Fauniera, mortificato due anni fa, quando la tappa venne annullata per la perquisizione in massa di Sanremo. E’ camuffato come Colle di Esischie, perché si svolterà a meno di due chilometri dalla vetta, ma è un Fauniera vero. Cima Coppi, con i suoi 2366 metri, resta la salita più temuta: 20 chilometri con media del 7,5% e massima tra il 14 e il 15. Ma non basta, perché prima dell’ascesa finale a Chianale, piedi del Colle dell’Agnello, ci sarà anche la scalata al Sampeyre (16,4 km all’8,3% di media). Soddisfatti gli organizzatori locali, rappresentati da Lorenzo Tealdi: “Ancora una volta abbiamo lavorato per offrire una tappa spettacolare e i nostri sforzi sono stati ripagati. Probabilmente il Giro si deciderà qui, un grande orgoglio per noi che lavoriamo tutto l’anno”. E per finire l’inedita scalata alle Cascate del Toce, quasi 19 chilometri al 5% di media. Come a dire che il vincitore finale dovrà uscire di qui.
86° GIRO D’ITALIA
10/05 Lecce (Giro del Salento) km 192
11/05 Copertino-Matera km 174
12/05 Policoro-Terme Luigiane km 145
13/05 Terme Luigiane-Vibo Valentia km 175
14/05 Messina-Catania kmn 169
15/05 Riposo-trasferimento
16/05 Maddaloni-Avezzano km 218
17/05 Avezzano-Terminillo km 146
18/05 Rieti-Arezzo km 217
19/95 Arezzo-Montecatini Terme km 160
20/05 Montecatini Terme-Faenza km 200
21/05 Faenza-San Donà di Piave km 199
22/05 San Donà di Piave-Monte Zoncolan km 185
23/05 Pordenone-Marostica km 155
24/05 Marostica-Alpe di Pampeago km 162
25/05 Merano-Bolzano (cronometro) km 42
26/05 Arco di Trento-Pavia km 207
27/05 Riposo
28/05 Salice Terme-Asti km 130
29/05 Santuario di Vicoforte-Chianale km 175
30/05 Canelli-Cascate del Toce km 236
31/05 Canobbio-Cantù km 122
01/06 Idroscalo-Milano (cronometro) Km 40
di Federico Danesi