Edipo Re al Gobetti
Marzo 3, 2012 in Net Journal, Spettacoli da Gabriella Grea
Fino al 4 marzo in prima nazionale al Teatro Gobetti
La tauromachia secondo il visionario protagonista di Arancia Meccanica fa da sipario: squarciata la tela compare un carro armato regale, che espone a vessillo le
carcasse degli animali sacrificati.
Dalle feritoie del carro emergono uomini rana, anfibi nella vita e nelle emozioni, senza sesso e senza età: il coro dell’Edipo Re.
Eccolo il sovrano, un gallo cedrone freak, con un giubbino di mollette multicolore, che interroga il “figlio della notte perenne” con arrogante prosopopea. Sorprende nell’ultima fatica dell’Isi non solo l’attualizzazione del linguaggio, operata dallo stesso regista, dove espressioni come “immondizia da fare fuori” convivononin armonia con il testo greco, ma anche l’estrema contemporaneità dei personaggi, come fossero figli della società del XXI secolo.
Edipo è un re, mediocre nel pensiero e nell’azione, un borghese piccolo piccolo, che si crede padrone del mondo. Giocasta è ingabbiata in un mantello metallico che ricorda la cintura di castità delle donne medievali, soverchia Edipo amorevole e materna, preveggendo l’incestuosa verità.
Resta tuttavia il binomio uomo-animale l’escamotage scenico che ci restituisce tutta la drammaticità della tragedia. Se abbandoniamo la via dell’intelletto, ci
rendiamo schiavi delle passioni e torniamo a “viver come bruti”, simili alle bestie. Appariranno dunque Edipo/gallo, Creonte/babbuino, il Coro ora anfibio, ora corvo del malaugurio e infine pesce nel fiume della vita, a mettere alla berlina lo sconcertante starnazzare dell’essere umano nel cortile dell’esistenza: “non reputate/ mortali/ un mortale felice/ mai!”.
Dopo il grande successo della passata stagione con Loretta Strong di Copi e i succesi degli anni precedenti, i Marcido tornano alla tragedia classica con la messa in scena dell’Edipo Re che vede, come nella tradizione, la regia di Marco Isidori e le scene e i costumi del talento visionario di Daniela Dal Cin, per un allestimento coprodotto insieme al Teatro Stabile di Torino.
«…Un elemento importante – scrive
Marco Isidori – che ci ha guidato nella decisione di rappresentare questo corpo teatrale così tanto incrostato di suggestioni interpretative tra loro anche in palese discordanza, è stata la continuata, amorosa, fedele frequentazione dell’ Edipo il Tiranno hölderliniano.
Hölderlin, insieme naturalmente con la profonda maestria sofoclea, è il mentore della versione marcidoriana della tragedia in questione: non ci siamo serviti direttamente della traduzione che Hölderlin fece del capolavoro sofocleo (traduzione all’epoca negletta e persino derisa), però, anche se assai discosta da questa, la nostra
“riscrittura” dell’Edipo è stata spiritualmente influenzata dall’esito del gigantesco lavoro di sonda che il poeta tedesco ha dedicato all’originale dettato greco.
tratto dall’Edipo Re di Sofocle
drammaturgia e regia Marco Isidori
con Marco Isidori, Lauretta Dal Cin, Maria Luisa Abate, Paolo Oricco, Stefano Re, Valentina Battistone, Virginia Mossi
scenario e costumi Daniela Dal Cin
Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa /
con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia
INFO BIGLIETTERIA:
Biglietti: intero € 25,00
Recite: martedì e giovedì, ore 19.30; mercoledì, venerdì e sabato ore 20.45; domenica ore 15.30.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino|Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino – dal martedì al sabato, dalle ore 13.00 alle ore 19.00. Domenica e lunedì riposo. Tel. 011/5176246 – Numero Verde 800.235.333
Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it
[email protected]