Elettricismi di Francesco Longo
Marzo 19, 2001 in Medley da Claris
L’esposizione e le opere che non ti aspetti sono, fino al 4 aprile, alla galleria “Cornici e design” di Chieri (vicolo Romano, 1). Un’invasione di idee originali, simpatiche ed ironiche riempie i tre locali della bottega e permette al visitatore di apprezzare l’arte contemporanea soprattutto per quello che generalmente non è, ovvero semplicità mista ad atipicità, creatività inventiva senza complicanze cervellotiche, satira senza bersagli sfocati.
L’autore delle sedici composizioni è Francesco Longo, geniale artista chierese che ha scelto di incentrare questa sua serie di creazioni sulla luce elettrica. La tanto utilizzata elettricità domestica è vista in chiave diversa, non come necessità quotidiana, bensì come gioco e fonte di immagini e pensieri inconsueti.
Caratteristica pressoché unica di Longo sono i titoli lunghi e le didascalie dettagliate delle sue opere, per lasciare al fruitore delle stesse una traccia prima di perdersi in un turbine di pensieri e riflessioni.
Che dire di “Voglio una Taunus col pieno e 5 milioni di dollari”, titolo che riporta “una frase sentita almeno dieci volte nei film di rapine” e di “Sole americano… Palm Beach 1978”, col modellino di Ford e i finti sassi nella vetrinetta? Forse mancano solo Thelma e Louise a bordo in un’installazione e Starsky e Hutch nell’altra…
Il mondo USA tutto paillette e grattacieli viene posto alla berlina anche in “Bassa percentuale per chi va al 31°”, opera “simbolicamente dedicata alle grandi costruzioni americane che rappresenta la tastiera di un ascensore” e in “Bravo Hannibal ti sei mangiato un altro poliziotto”.
Le consuetudini banali del mondo di tutti i giorni sono il bersaglio di “Se mi apre le consegno la posta”, trittico in movimento col postino davanti al campanello (ma sarà del portalettere l’ombra che s’intravede?), “Non puoi venire con noi” e “Non vedo l’ora di fartela assaggiare, ce l’ho in valigia”.
Tre installazioni riguardano il mondo domestico: “Fermo uno gira l’altro” (se in un lavandino tenete ferma l’acqua, il tappo potrebbe mettersi a girare vorticosamente?), “Light Hoover”, magico aspiratore in grado di accumulare la luce, e “Pieno o vuoto”, eterno dilemma applicato a una bottiglia di vodka.
Spassose sono altre due opere: “Io sono quello con la cuffia arancione”, con acqua e corrente elettrica amiche per una volta, e “Il buio insegna”, dove il titolo è un gioco di parole tutto da scoprire…
Infine, come non citare “Non si scherza su queste cose”, lavoro preparato per una mostra d’arte contemporanea, che rappresenta la modalità poco sacra, ma molto commerciale, con cui gli argomenti religiosi sono sviluppati dai media?
Per tutte le creazioni vale comunque il commento di una critica dell’artista: “Sorridere è facile di fronte ad una delle sue creazioni, ma dopo il sorriso dissacratore, nasce l’ammirazione per un’intelligenza così dinamica, in grado di fare concise elaborazioni e non ovvie sperimentazioni, aiutate da una manualità degna di tanta esuberanza mentale”.
Elettricismi di Francesco Longo
Luogo: Cornici & design – vicolo Romano, 1 – 10023 Chieri
Periodo: 10 marzo – 4 aprile 2001
di Claris