Emozioni ad alta quota
Febbraio 9, 2004 in Medley da Redazione
Per quattro giorni Tramin-Termeno, ridente località nel sud dell’Alto Adige, ha accolto il IV Simposio internazionale del Gewürztraminer, l’appuntamento che ogni 2 anni riunisce produttori ed estimatori di questo vino bianco ed aromatico di grande successo.
L’avvenimento ormai entrato a far parte della tradizione enologica italiana e internazionale ha rappresentato non solo le aree tradizionalmente vocate a questa produzione, ma anche le zone di più recente sviluppo dalla Nuova Zelanda al Sudafrica, dall’Australia a Israele.
Dal 16 al 20 luglio, protagonista dunque è stato il Gewürztraminer, vino bianco ben strutturato con profumo fruttato leggero talvolta pronunciato e gradevolmente secco, con un aroma leggermente saporito da note speziate e sfumature di chiodi di garofano, rose e litchi.
Numerosi esperti internazionali hanno illustrato le tecniche di coltivazione e le caratteristiche di produzione e commercializzazione di questa varietà rilevandone le ottime potenzialità future.
Tra gli eventi del fitto programma del simposio ha destato notevole curiosità il seminario-esperimento per scoprire e apprezzare l’influenza del cambiamento di quota su una selezione di Gewürztraminer, prova di degustazione dei vini a differenti altitudini sui bellissimi monti circostanti Tramin-Termeno.
Al divertente viaggio articolato in tappe alla scoperta del Gewürztraminer assaporato a diverse altitudini hanno partecipato critici e giornalisti del settore che si sono incontrati per discutere su questo argomento degustando una selezione di 8 Gewürztraminer a 1.537, 2.400 e 2.742 metri s.l.m., attorniati da vette innevate.
Può il sapore del vino cambiare in base all’altitudine?
La diversa pressione dell’aria e un minore tasso di umidità hanno trasformato la degustazione in un esperimento che ha avuto il successo desiderato appassionando tutti i partecipanti, il risultato è stato che non ci sono variazioni per il vino ma le variazioni ci sono solo per le percezioni.
Anche quest’anno, il calendario completo delle manifestazioni e dei seminari del IV Simposio Internazionale del Gewürztraminer articolato in undici appuntamenti, in gran parte concentrati nel suggestivo Castello Rechtenthal di Tramin-Termeno, si è concluso con l’ultimo appuntamento gastronomico che ha accompagnato la premiazione del migliore Gewürztraminer del mondo nella sua categoria.
Dopo 4 giorni di attente e ponderate degustazioni, il IV Simposio Internazionale di Termeno promosso dall’Associazione Gewürztraminer di Tramin-Termeno si è concluso con la premiazione da parte della giuria tecnica presieduta da Dieter Braatz che ha decretato i premiati nelle due categorie nelle quali i prestigiosi vini erano suddivisi.
Tra i vini dolci sono risultati vincenti:
1 – Traminer Hasel 2000 Johann Topf BA (Austria)
2 – Traminer 2001 Stölzerhof (Austria)
3 – Traminer Durbacher Schossberg 2000 G:W: Metternich BA (Germania)
Tra quelli secchi:
1 – Sellerei Tramin Nussbaumer 2002 (Termeno)
2 – IGT delle Venezie 2002 Azienda agricola Cesconi (Trentino)
3 – Kolbenhof 2002 J. Hofstätter (Termeno).
Risultati degni di nota in questa categoria per i vini prodotti in Alto Adige, che sono riusciti a primeggiare tra gli oltre duecento in concorso.
Ciò sta a significare quanta attenzione e quanta passione sia stata dedicata a questo settore il cui alto livello ha ricevuto i migliori consensi non solo dalla giuria tecnica ma anche dagli ottimi risultati sul mercato.
Dal punto di vista quantitativo, a livello nazionale la produzione vinicola altoatesina è piuttosto modesta: del volume complessivo dei vini italiani, solo l’ 1% circa proviene infatti dall’Alto Adige, vantando in compenso un notevole livello qualitativo. Il ricco e molteplice assortimento di vitigni è il risultato di una straordinaria combinazione di zone climatiche e terreni diversi in spazio ristretto che si integrano in una straordinaria armonia, inconfondibile come la terra in cui cresce, è anche il vino altoatesino.
Ogni anno, in Alto Adige vengono prodotti circa 350.000 ettolitri di vino. Il 60% è costituito da vini rossi, ed il 40% dai bianchi. Tre importanti vitigni sono strettamente legati all’Alto Adige e in questa terra hanno le loro radici: Gewürztraminer (Traminer aromatico) vino ormai noto in tutto il mondo, Schiava vino tipico e largamente diffuso e Lagrein vino corposo di cui si sono riscoperte le indiscusse doti.
L’Alto Adige è considerata la più antica zona vinicola dell’intera area di lingua tedesca. Il ritrovamento di un vaso di terracotta contenente vinaccioli, datato 500 a.C. circa e portato alla luce a Stufles presso Bressanone, ne è testimonianza.
Per ulteriori informazioni
www.tramin.it
[email protected]
di Carla Demichelis