Erba sintetica? Torino è d’accordo
Gennaio 28, 2002 in Sport da Redazione
Il problema degli impianti sportivi e della loro manutenzione è un argomento spinoso fin da quando esiste lo sport. Con gli ultimi capricci meterologici inoltre, è tornata d’attualità la questione dei campi di calcio comunali, distrutti dal deterioramento della città, ma soprattutto dalla mancanza di impianti adeguati per ospitare i settori giovanili.
Partendo da questi presupposti è nata la proposta dell’assessore allo sport del comune di Torino Renato Montabone. L’idea è quella di ricostruire, a partire dal 2003, i campi con erba sintetica. Sarà un lavoro lungo e costoso, che dovrebbe però ridurre i disagi per le società. In primo luogo si eviterebbe di sollevare polvere durante le gare, poi si farebbe in modo di scongiurare i rinvii.
La questione sta molto a cuore anche al comitato regionale di Piemonte e Valle d’Aosta, a partire dal presidente Giovanni Inversi. “Sono felice di questo interessamento del comune. Bisogna fare in modo di agevolare il nostro calcio e con questa iniziativa ci proponiamo di portare novità importanti per tutti”. Inversi va addirittura oltre, allargando il discorso anche ai campi limitrofi alla città. “Ci piacerebbe estendere il discorso a tutti i campi, sarebbe un modo per evitare i continui rinvii di questi ultimi tempi”.
Questione spinosa quest’ultima appunto in provincia. Emblematici in questo senso gli avvenimenti dell’ultima domenica. Se il Lascaris è riuscito a salvare il proprio campo in extremis, grazie all’intervento di un fon gigante; a Ciriè la situazione è ben diversa. Infatti sia il campo di Vauda che quello comunale di Ciriè domenica erano invasi da ghiaccio e fango.
Tutto questo ha provocato un certo fastidio nei dirigenti, consapevoli della gravità della loro situazione. In realtà però la manutenzione degli impianti, in provincia è tutto sommato accettabile, al di là di qualche caso isolato.
Tornando alla situazione cittadina, le reazioni delle società interessate dalla proposta di Montabone, sono tutto sommato positive. In casa Pozzomaina il presidente Ottavio Porta si dimostra particolarmente entusiasta. “Potrebbe essere la soluzione giusta e arriva nel momento più propizio. Ormai il nostro campo è devastato dall’usura, basta pensare che tutte le nostre squadre, dai pulcini alla prima, si allenano sullo stesso terreno. Per le scuole calcio poi, sarebbe il modo migliore di allenarsi, si userebbero le scarpe di calcetto e si eviterebbero molti guai fisici”. Su questa linea sono anche le dichiarazioni del presidente del Cbs Zecchi. “Credo che sia una proposta positiva, l’unico dubbio riguarda l’aspetto tecnico. Non si sa ad esempio, in quali termini questi campi miglioreranno la giocabilità degli incontri”. Questo è l’unico dubbio da risolvere, la risposta spetterà solo ai giocatori nel momento del collaudo.
di Paolo Robino