Ernani
Giugno 17, 2007 in Spettacoli da Stefano Mola
Siamo arrivati all’ultimo sipario del 2007. Per la chiusura della stagione, con prima esecuzione Mercoledì 20 alle ore 20:00, il Teatro Regio ha scelto un compositore che è praticamente sinonimo del melodramma italiano: Giuseppe Verdi. Del maestro di Busseto ascolteremo e vedremo Ernani, dall’omonimo dramma di Victor Hugo. Fu lo stesso Verdi a scegliere il soggetto, poi messo in libretto dal fido Francesco Maria Piave.
Siamo in pieno clima romantico, ma soprattutto, verdiano. Vicende amorose intrecciate a conflitti di potere, con il condimento di diverse generazioni coinvolte. Ernani, alias Don Giovanni d’Aragona, a capo d’una gruppo di banditi, vuole scalzare Don Carlo dal trono di Spagna. Ovviamente il povero Ernani, come anticipato, non ha solo un problema di rovesciamento politico. Anche la sua posizione affettiva non è facile. Donna Elvira ne ricambia l’amore, con il non trascurabile dettaglio di essere promessa sposa al vecchio zio plurinome, Don Ruy Gomez de Silva, il quale, ovviamente, nulla sospetta.
La situazione precipita il giorno delle nozze tra il De Silva ed Elvira. Ernani giunge, non si sa bene se dire con infelice tempismo, al castello. I soldati del re lo inseguono, lo zio decide di proteggerlo. Don Carlo per dispetto si porta allora via Donna Elvira. Ernani promette di liberare Elvira, lasciando al De Silva un corno (c’è qualche sottinteso freudiano?): se il De Silva lo suonerà, Ernani si ucciderà e gli lascerà Elvira.
Come è facile prevedere, poiché l’happy end Hollywood style non era ancora di moda, le cose finiscono parecchio male. Don Carlo si mette in testa per acclamazione la corona imperiale. Per l’emozione, inizia la sua nuova carriera con un gesto di grande magnanimità: perdono per tutti, Elvira ed Ernani sposi. Il De Silva però non ci sta a perdere la giovane, si intrufola nella festa di nozze, suona il maledetto corno. Inutilmente Elvira implorerà pietà, e vedrà Ernani (chiaramente uomo troppo d’onore) spirarle tra le braccia
ALLESTIMENTO E INTERPRETI
Prestigiosa la firma apposta su regia, costumi e scene: Pier’Alli. Sul podio del Regio, torna un grande specialista del repertorio di inizio ottocento, ovvero il Maestro Bruno Campanella affiancato dal Maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Il cast vocale è decisamente di alto livello. Lo sfortunato Ernani sarà interpretato da Fabio Armiliato. L’altrettanto sfortunata Elvira avrà la voce di Daniela Dessì. Chiudono il quartetto degli interpreti principali Lucio Gallo nei panni di Don Carlo e Giacomo Prestia in quelli di Gomez de Silva.
Ernani
Nove recite, dal 20 giugno al 3 luglio.
Per informazioni e vendita biglietti:
Biglietteria del Teatro Regio
Piazza Castello 215
Tel. 011.8815.241/242
[email protected]
www.teatroregio.torino.it
di Stefano Mola