EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno 2016
Aprile 12, 2016 in Attualità, Net Journal da Claris
Se all’interno dei padiglioni dell’arredo è stato necessario, per rispondere a un trend crescente, creare una nuova divisione dedicata al lusso, in EuroCucina un simile meccanismo apparirebbe pleonastico. Ormai da tempo infatti nel settore delle attrezzature per cucina la ricerca di sofisticazione materica e formale ha raggiunto livelli altissimi. L’ambiente cucina è probabilmente oggi il vero status symbol condiviso. Per esso quindi si adottano frequentemente materiali, dai marmi preziosi alle esotiche essenze lignee, un tempo destinate alla zona giorno. Ma la ricerca non finisce certo qui: la zona cucina è caratterizzata anche, a differenza del living, da un continuo lavoro sulla tecnologia che si vuole sempre più efficiente e “silenziosa”.
Valcucine ad esempio adotta, per il suo sistema “Genius Loci”, un touch-pad “V-Assistant” che si attiva come “centrale del benessere”. Ma è soprattutto Electrolux che colpisce l’immaginazione proponendo un forno a vapore (“CombiSteam Pro Smart”) con telecamera integrata per seguire a distanza, tramite un’App, la cottura! Restando in tema di forni, il “CombiVapore 400” di Gaggenau è dotato di un apposito cassetto per sottovuoto. E ancora Elica che, nella cappa “Bio”, integra un supporto per smartphone e una presa USB. Anche a livello di materiali è possibile tuttavia citare una ricerca tecnologica, basti ad esempio considerare, da Arclinea, il nuovo trattamento PVD dell’acciaio che fissa il colore in modo particolarmente resistente. E il colore, come vediamo tra l’altro nel modello “Italia” disegnato da Antonio Citterio, non è più solo l’inox, ma il bronzo, il rame o lo champagne. Parlando della composizione dei blocchi cucina, vediamo come l’architetto belga Vincent van Duysen, considerato un caposcuola della corrente minimale, ridisegni un successo di Dada, la cucina “Hi-Line”, proponendo con grande sicurezza la miscela di pietre naturali, alluminio nero ed essenze. In modo altrettanto asciutto ed elegante procede
Giuseppe Bavuso che per Ernestomeda presenta “K-Lab”, grande blocco segnato dall’alternanza di pieni e di vuoti, ispirato alla poetica delle cucine industriali. In questa chiave di mix tecnologico e formale, troviamo, alla sua prima partecipazione a EuroCucina, l’azienda giapponese Sanwa. E ancora un giapponese, il maestro Makio Hasuike, progetta per Aran Cucine un interessante e misterioso monolite nero. Non mancano tuttavia riferimenti alla memoria: Snaidero, che festeggia quest’anno il suo settantesimo compleanno, si affida a Massimo Iosa Ghini, che con il progetto “Frame” ripropone il concetto delle grandi cucine della tradizione italiana. E parlando di tradizione, senz’altro l’elemento considerato più evocativo è la credenza che viene sovente staccata dal blocco cucina per tornare a essere un elemento indipendente auto-rappresentativo.
Il Salone Internazionale del Bagno 2016 parte sotto il positivo auspicio di un settore in crescita. Tra i diversi luoghi della casa è fuor di dubbio che quelli maggiormente specializzati vivano in maniera più ridotta la crisi ancora presente e soprattutto risentano meno della concorrenza di una generica distribuzione di massa. Inoltre non si può non ricordare che il bagno, tra gli ambienti domestici, è quello che, nell’ultimo decennio, ha vissuto una vera e propria rivoluzione, trasformandosi da luogo di servizio a stanza del benessere, da luogo “del celare” a luogo “del mostrare”. Ciò comporta una notevole ricerca sia tecnologica che formale.
Quali sono quindi le linee guida presenti a Milano 2016, relativamente alla stanza da bagno? Parafrasando il nome di una collezione di contenitori proposta da Carlo Colombo per Antonio Lupi, senz’altro “Bespoke” è una dei concetti vincenti di questa edizione. Anche il bagno si organizza quindi attorno al “su misura”. Da Laufen ad esempio il sottilissimo materiale denominato “SaphirKeramik”, già declinato in prodotto da designer del calibro di Grcic e Nguyen, viene ora proposto in situazioni individualizzabili. Un’ulteriore tendenza è deducibile dal progetto “Anfibio” di Matteo Ragni per Azzurra: destinato prevalentemente ad ambienti lavorativi, il lavabo si dota infatti di spazi d’appoggio all’interno della vasca e di spazi posteriori, per riporre ricariche di sapone e altro. Soluzioni pratico-operative, quale questa, si alternano però a operazioni centrate sulla cura del corpo e il benessere, e naturalmente dedicate a un target completamente diverso e assai elevato: “Comfort Shower and Leg Shower”, immaginato da Sieger Design per Dornbracht, rientra senz’altro in quest’ultima categoria proponendo una particolarissima e inedita doccia “da seduti”.
Allo stesso mondo di riferimento appartiene “BodyLove”, ideato da Rodolfo Dordoni con Michele Angelini per Effegibi: si tratta di un sistema combinato di sauna e hammam che utilizza materiali sofisticati come il Corian, il Botticino e il frassino, trasformando un’attrezzatura per il bagno in una vera e propria micro-architettura. Parlando poi nello specifico del disegno dei sanitari e dei rubinetti, possiamo citare la vasca freestanding a schienale alto “Emerso” di Arik Levy per Kaldewei, caratterizzata da un importante bordo che si muove asimmetricamente, così come le manopole del rubinetto “Duet” di Mario Tessarolo per CEA, caratterizzate dal particolare incastro di volumi circolari e quadrati.
Nel campo dei radiatori invece l’immagine classica del corpo riscaldante viene costantemente messa in discussione: “Rift”, di Ludovica+Roberto Palomba con Matteo Fiorini per Tubes, la scompone in una serie di “oggetti” utilizzabili sia verticalmente che orizzontalmente, mentre Andrea Crosetta con Antrax It la rende compatta (“Lobello”). Per concludere un’altra tendenza, seppure ancora “di nicchia”, appare evidente. Si tratta del trasportare il progetto bagno all’esterno, nella natura. Ecco che Zucchetti.Kos propone lo sviluppo “single” del progetto “Wazebo” di Ludovica+Roberto Palomba, un minipadiglione doccia per outdoor.