Experimenta 2004
Ottobre 17, 2004 in 006 da Redazione
Bottiglie e flaconi di plastica, tappi, cannucce e stecchini, cordini e feltrini: ecco un elenco di oggetti facilmente recuperabili dai cassonetti dei rifiuti. Ma se provassimo a metterli insieme e, armati di forbici, colla e inventiva, facessimo nascere da essi fiori, macchinine o trottole?
Dall’altra parte del mondo, a km e km di distanza da noi, dove povertà e miseria affollano le strade, c’è qualcuno che costruisce giocattoli proprio con materiali trovati qua e là, spesso di scarto. A Salvador de Bahia (Brasile) i bambini delle favelas sono diventati bravissimi a riciclare rifiuti, grazie al prezioso aiuto dell’ OAF -“Organizzazione di Aiuto Fraterno” che nel suo Laboratorio di Arti Plastiche insegna a trasformare comuni oggetti in vere e proprie opere d’arte. Creatività e fantasia sono infatti strumenti indispensabili per la sopravvivenza alla povertà materiale brasiliana: laddove le condizioni di vita appaiono estreme, solo aguzzando l’ingegno si possono scoprire tanti e nuovi modi per cavarsela.
Ed è proprio il tema scelto per l’edizione 2004 di Experimenta, la Sopravvivenza, ad aver convinto gli organizzatori della manifestazione a rinnovare per il quarto anno consecutivo l’appuntamento con i bambini di Bahia, lanciando a noi occidentali una sfida: ciabattanti tra benessere e comodità, siamo ancora capaci di inventare e creare, servendoci della sola fantasia?
Luogo della sfida è il padiglione 5 “Faiscas de sobrevivència – Scintille di sopravvivenza” dove è stato adibito un Laboratorio Creativo in cui grandi e piccini possono divertirsi con bottiglie e cannucce a costruire giocattoli di ogni sorta, seguendo gli insegnamenti dei bambini brasiliani oppure lanciandosi in un personalissimo flusso creativo.
L’impresa non è affatto facile, ma vale la pena tentarla e uscire dal Laboratorio soddisfatti e vittoriosi, tenendo in mano un coloratissimo flor-fiore di plastica! Questa solidale e costruttiva collaborazione tra Experimenta e OAF è nata in nome della scienza, che tutti, poco importa la provenienza geografica e la matrice culturale, hanno il diritto di conoscere. A Bahia, infatti, l’OAF ha ideato UNICA – Università del bambino e dell’adolescente, un museo tecnologico interattivo destinato agli studenti delle scuole nel territorio di Salvador, affinché anche i più poveri tra loro possano entrare in contatto con l’universo scientifico.
di agente Serena Carta