Febbre alta in casa Juve
Gennaio 29, 2004 in Sport da Roberto Grossi
La febbre di Luciano Moggi ancora non è terminata. Almeno ufficialmente. Oggi pomeriggio il direttore generale bianconero è stato vanamente atteso dai giornalisti nella conferenza stampa programmata al centro Sisport, sede degli allenamenti juventini, dove si attendevano chiarimenti circa il suo rifiuto di rispondere alle domande dell´Ufficio Indagini della Figc sul caso della presunta doppia firma (Juve-Inter) effettuata dal laziale Stankovic. Una questione spinosa sollevata con grande clamore proprio dal dirigente di corso Galileo Ferraris. All´ultimo momento però, con i numerosi cronisti e le telecamere già schierate all´interno dell´angusto container che funge da spazio riservato ai media, l´annuncio del capo-ufficio stampa della Juventus che annullava, tra lo stupore dei presenti, tutto quanto. La giustificazione era tanto semplice quanto oscura: un imprevisto. La conferenza era stata indetta solamente in mattinata, senza fare riferimento alcuno al protagonista della stessa, ma il nome che unanimemente circolava era quello del direttore generale, anche perché il programma bianconero della settimana non prevedeva, stranamente rispetto alla consuetudine, nessun giocatore a rapporto con la stampa sino a data da destinarsi, una ulteriore anomalia di questi ultimi travagliati giorni vissuti in casa-Juve. La stessa società bianconera ha informato il capo dell’Ufficio in questione, Italo Pappa, sulle condizioni non ottimali del proprio dirigente e così l´audizione è nuovamente slittata a data da destinarsi. Dietro queste manovre (oltretutto martedì a Roma pare esserci stato un incontro tra i vertici juventini e laziali) sembra delinearsi una strategia sotterranea moggiana con l´obiettivo di soffiare proprio Stankovic (e forse anche l´olandese Stam) all´Inter ma solo nei prossimi giorni si potranno avere elementi più precisi.
Dalle polemiche di casa nostra ai premi internazionali il passo è breve: oggi la difesa juventina, criticata all´inverosimile in questi giorni, si è consolata con un premio assegnato al suo miglior rappresentante, Gigi Buffon, da parte della Federazione Internazionale di Storia Statistica del Calcio. Il numero uno bianconero e azzurro è stato nominato miglior portiere del mondo per quanto riguarda il 2003, un bel regalo di compleanno per i suoi ventisei anni compiuti ieri. Buffon ha preceduto in classifica lo spagnolo Casillas e il tedesco Kahn, campione uscente. L´ultimo italiano ad aver conquistato questo trofeo era stato l´interista Walter Zenga nel 1991. Rimanendo sul tema-difesa, in vista dell´impegno con il Chievo in programma domenica prossima al Delle Alpi, Lippi pare avere intenzione di confermare la coppia centrale – piuttosto traballante nell´ultima uscita in quel di Empoli – composta da Iuliano e Montero, con Thuram e Zambrotta sulle fasce. Oggi infatti il tecnico viareggino, durante la partitella di fine allenamento, ha provato con continuità questa soluzione, relegando ancora Nicola Legrottaglie (in un primo momento destinato al rientro dal primo minuto in campionato) tra le riserve. A centrocampo Lippi ha inoltre `scongelato´ Appiah escludendo Antonio Conte, titolare con pieno merito nelle ultime settimane: il ghanese pare avere ritrovato lo smalto migliore e dovrebbe costituire la diga centrale insieme a Tacchinardi. Confermati gli esterni Camoranesi e Nedved e il duo d´attacco Del Piero-Trezeguet, con Miccoli e Di Vaio scalpitanti come non mai e pronti a subentrare nel secondo tempo. Protagonisti del match in famiglia (tra le riserve) anche Ciro Ferrara e Enzo Maresca, entrambi ormai a piena disposizione dopo gli infortuni patiti e probabili titolari mercoledi prossimo contro l´Inter nell´andata delle semifinali di coppa Italia.
di Roberto Grossi