Festa e libri per le operaje
Novembre 29, 2001 in Attualità da Momy
Sono passati centocinquant’anni da quel lontano 1° dicembre del 1851, una data che è entrata di diritto nella storia d’Italia. In quel giorno nasceva a Torino l’Associazione delle operaie, una delle prime società di mutuo soccorso femminili d’Italia.
Un’associazione nata per aiutare e supportare le tantissime operaie che in quegli anni si affacciavano ad un mondo per loro inconsueto. Una rete di sostegno che aveva come scopo
l’unione e fratellanza, il mutuo soccorso e la scambievole istruzione fra di loro, e con l’aiuto ed il soccorso reciproco col mezzo d’individuale contributo istruirsi nei diritti e nei doveri della buona donna di famiglia e virtuosa cittadina, sotto l’osservanza delle leggi.
Principi nobili e solidi, che si sono mantenuti nel corso degli anni, contribuendo a migliorare la condizione femminile nel mondo del lavoro.
Per ricordare questo importante anniversario la Regione Piemonte e il Centro per lo studio e la documentazione delle Società di mutuo soccorso (SOMS) organizzano una grande festa a Palazzo Barolo.
Il SOMS è nato nel 1990, al fine di tutelare e promuovere il patrimonio storico e culturale dei sodalizi piemontesi. È un punto di riferimento fondamentale per le oltre quattrocento Società ancora attive in tutte le province piemontesi e svolge attività legate alla conoscenza, valorizzazione, acquisizione e conservazione del patrimonio storico-documentale ed artistico del mutualismo piemontese.
Nel corso della serata, che comincia alle 18.30, verrà presentato il libro intitolato “Ricami tra pagine di cronaca e storia”. Realizzato da sessantatrè autrici, il prezioso volume contiene una raccolta di racconti scritti prendendo spunto dalle cronache sulla Società pubblicate dalla “Gazzetta del Popolo”, nel periodo compreso fra la fondazione ed il 1928, portando alla luce una storia che ha dato origine alle lotte ed alle conquiste del movimento femminile.
Uno di questi racconti, Gina, scritto da Laura Mancinelli sarà interpretato dall’attrice Paola Roman. Inoltre il Coro Bajolese e Donata Pinti accompagneranno i festeggiamenti con musiche e canti popolari.
Programma della festa
Palazzo Barolo
via delle Orfane,7 – Torino
venerdì 30 novembre 2001
ore 18.30
Ricami tra pagine di cronaca e storia
Di Bianca Gera e Albina Malerba, curatrici della pubblicazione
Tutto è cominciato da una bandiera.
Una bandiera rinvenuta in pessime condizioni, quasi irriconoscibile, ma con qualche ricamo che aveva voluto rimanere aggrappato alla stoffa e una scritta: Associazione Generale di Mutuo Soccorso delle Operaie di Torino. E poi una data: fondata il 1° dicembre 1851. Quasi un invito.
Come non cercare la storia di questa bandiera e di chi la possedeva?
Dell’Associazione delle Operaie torinesi qualche traccia scritta già c’era: i dati pubblicati su Cent’anni di solidarietà, censimento storico delle Società di mutuo soccorso piemontesi, le notizie comparse sulle statistiche ministeriali di fine Ottocento, le poche lettere conservate in qualche archivio, un diploma, il primo regolamento… Frammenti. Insufficienti per ricostruire anche soltanto per sommi capi la vita di un sodalizio.
Che per le donne, per le lavoratrici, sia stato un sodalizio importante lo si capiva già dai pochi documenti a disposizione. Così pure appariva chiaro che l’Associazione – come la sua bandiera – non era passata indenne attraverso mille tribolazioni. Sorte condivisa, del resto, con la maggior parte delle Società di mutuo soccorso.
C’erano da cercare i piccoli fatti quotidiani – le riunioni, gli acquisti, i conti… – e gli eventi straordinari, come l’arrivo di una nuova bandiera.
All’opera, dunque. C’è una fonte copiosa: i giornali. Ne è stato scelto uno: La Gazzetta del Popolo.
E’ attraverso la Gazzetta, dunque, che sono venuti alla luce i centocinquant’anni di storia della Società delle Operaie, una storia che ha dato origine alle lotte e alle conquiste del movimento femminile.
Giorno dopo giorno, anno dopo anno i fatti di cronaca hanno accompagnato generazioni di socie: le fondatrici (400!), alle prese con le operazioni di primo impianto e, subito dopo, con lo sviluppo dell’attività; poi la generazione successiva, che ha raccolto i primi frutti e avviato nuove iniziative; infine le più giovani, che hanno visto grandi cambiamenti, e non solo all’interno della loro Associazione.
Per tutte, comunque, un elemento comune: l’intensa vita sociale. In sedi prese in prestito o in sedi proprie, in casa d’altri per le feste o in luoghi pubblici per le cerimonie, in gita o in delegazione, tutto si è sempre svolto all’insegna dell’operare insieme. Perché così era più bello.
E perché non fare lo stesso per raccontare la storia dell’Associazione delle Operaie? Perché non lavorare a più mani, proprio come è avvenuto tra le socie di allora? E, ancora, perché non far “ricamare” da donne di oggi i contorni delle donne lavoratrici di ieri e della loro Associazione? Un ricamo tra pagine di cronaca e storia.
Tutte le donne che hanno scritto per questo libro (e sono tante) hanno “adottato” un nome citato in un articolo, un fatto riportato nella cronaca, un avviso pubblicato in un trafiletto, e lo hanno interpretato secondo la loro sensibilità. Hanno inventato, infiorato, abbellito, allargato, colorato, mescolato…
Sessantatré voci per il libro di una storia ritrovata
Renata Allìo, Clelia Amatiello, Tiziana Baiocco, Anita Bogetti, Gabriella Bona, Maria Pia Bonanate, Anna Borgi, Valeria Calabrese, Rosanna Campra, Eleonora Carafa, Marisa Cavallero, Cecilia Chieli, Carla Colenghi, Maria Vittoria Compagno, Marisa Coppiano, Paola Corti, Silvia Daniele, Alessandra Demichelis, Bianca Dorato, Michela Fassone, Ombretta Fassone, Claudia Ferraresi, Gabriella Florio, Daniela Formento, Chiara Genisio, Piera Genta, Bianca Gera, Augusta Gianara, Laura Giussani, Gigliola Gnani, Elisa Gribaudi Rossi, Albina Malerba, Laura Mancinelli, Dora Marucco, Maria Anna Massimello, Barbara Menegatti, Marisa Moretti, Gemma Musso, Liliana Panza, Olimpia Patria, Giulia Pennaroli, Maria Teresa Pichetto Martellini, Angela Poncia Foglia, Consolata Pralormo, Luisella Re, Vilma Rivalta, Paola Roman, Barbara Ronchi Della Rocca, Sabrina Saccomani Caliman, Maria Cecilia Serafino, Maria Luisa Soranzo, Anna Spagnoli, Francesca Stasi, Antonella Sturniolo, Marisa Suino, Anna Tamagnone, Donatella Taverna, Adriana Todde, Teodora Trevisan, Cristina Vernizzi, Giovanna e Franca Viglongo, Mariella Zanetta.
di Monica Mautino