Fiammiferi
Maggio 14, 2020 in Net Journal, Poesie, Primo Piano da Cinzia Modena
È primavera e
Cammino come una stupida
Calpestando un gradino alla volta
Come fossero scatole di fiammiferi
Forse non sopporto il sole
Mi dà alla testa come un calice di prosecco
Scatola dopo scatola raggiungo
Leggera la meta, una vecchia costruzione e il suo parco
Mi illudo di essere forte e di riuscire a resistere
Ma le mie mani si allungano in cerca di acqua e frutta
Il verde si estende davanti ai miei occhi
Ma è poco più di una candida illusione, chiuso per manutenzione
Cerco quel rivolo d’aria dal potere rigenerante
e mi abbandono sul gradino di un marciapiede ombroso
abbandono ogni intenzione e mi lascio cullare dai suoni di quel panorama
contorto e spigoloso come i tetti della città e volo con la mente tra i sui grattacieli