Fiorentina-Juve 1-1: Mutu di rigore riacciuffa Iaquinta
Ottobre 7, 2007 in Sport da Tomas
Dopo il derby vinto, la Juve va a Firenze senza i tifosi, bloccati a causa della valutazione di partita a rischio di livello 4, il massimo, e degli scontri avvenuti alla vigilia del derby stesso. Ed a Firenze ci va da seconda in classifica tornando a Torino mantenendo la posizione, ma perdendo 2 punti dall’ Inter e dalla Roma che vincendo a Parma la raggiunge al secondo posto. Ranieri alla vigilia non si nasconde parlando di scudetto, dopo aver definito la propria squadra come la rompiscatole del torneo. Come non dargli ragione dopo queste prime giornate e le difficoltà delle squadre che partecipano alle coppe ? A Firenze Ranieri si aspettava “un altro derby”, così è per la tifoseria viola che lui stesso ha potuto conoscere nei suoi anni passati ad allenare i viola, e per non concedere le fasce all’ avversario come fece a Roma contro una squadra che però giocava più palla a terra, lascia in panchina il capitano per far giocare il più in forma Iaquinta utilizzando il più coperto 4-4-2.
FIORENTINA (4-3-3): Frey; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli, Balzaretti; Kuzmanovic (1′ s.t. Vieri), Donadel, Montolivo; Semioli (22′ s.t. Vanden Borre), Pazzini (22′ s.t. Gobbi), Mutu
A disposizione: Lupatelli, Pazienza, Pasqual, Liverani
Allenatore: Prandelli
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Nocerino, Almiron, Nedved (26′ s.t. Palladino); Iaquinta (32′ s.t. Del Piero), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Criscito, Tiago
Allenatore: Ranieri
RETI: 23′ p.t. Iaquinta, 43′ s.t. Mutu (rigore)
Nei primi 10 minuti gli sguardi vanno ai grandi campioni in panchina, Vieri da una parte e Del Piero dell’ altra, mentre in campo si vedono i primi duelli tra Dainelli e Iaquinta da una parte e le coppie Ujfalusi/Semioli e Molinaro/Nocerino dall’ altra. La Fiorentina produce una gran mole di gioco ma non punge, con un Buffon inoperoso se non per un’ uscita a spazzare via di piede su Semioli al 13°. Al 14° su un gran tiro al volo ed al 20° con un colpo di testa è invece Mutu che ci prova ma spedendo la palla sempre di poco fuori dallo specchio. Al 23° la partita viene accesa dal goal del vantaggio di Iaquinta, che ricevendo palla da una respinta corta di Gamberini piazza la palla alla sinistra di Frey. Goal però viziato dal fuorigioco di Trezeguet che passeggia davanti al portiere avversario.
L’ unica vera parata di Buffon nel primo tempo è su un gran tiro da fuori di Montolivo deviato da Almiron e respinto miracolosamente coi piedi dal portierone azzurro. Subito dopo Frey nega con una gran parata il raddoppio alla Juventus sul bolide dal limite di Pavel Nedved, mandando in angolo. Gli ultimi minuti scorrono via noiosamente con gli inutili e continui tentativi di lanci lunghi dei viola che finiscono nel nulla. Il secondo tempo è in mano alla squadra di Prandelli alla ricerca del pareggio e la Juventus che non chiude il risultato nelle 2 uniche colossali occasioni che crea. Al 4° è la Fiorentina che con Balzaretti trattenuto da Nocerino si costruisce la prima occasione: Mutu calcia a sopresa la punizione ma Buffon è attento e blocca facilmente. Al 5° Trezeguet non è pungente come al solito e si vede respinta di piede da Frey la conclusione su passaggio filtrante di Iaquinta. Al 8° è Dainelli che di testa spedisce la palla alta su cross di Semioli. Poi più nulla fino al 21° quando Donadel calcia un tiro da fuori bloccato facile da Buffon e nell’ azione successiva Nedved entra in area ed invece di tirare passa al centro per Trezeguet e l’ azione sfuma, azione fotocopia di quella sprecata nel derby.
Gli ultimi 25 minuti sono tutti a favore della Fiorentina fino al decisivo rigore concesso al 43° per il braccio largo di Legrottaglie che blocca il colpo di testa di un volitivo Vieri. Mutu realizza vedendosi per poco respingere la palla dal solito grande Buffon che si era ben disteso alla propria destra. Pareggio meritato per la Fiorentina che reclama anche un secondo rigore mentre Ranieri si dispera per le grandi occasioni sprecate per il raddoppio.
Ma per una squadra che realisticamente dovrebbe lottare per entrare in Champions, ritrovarsi al secondo posto con la Roma dietro alla lepre Inter di Ibrahimovic non è un risultato da disprezzare.
Da segnalare la prima vittoria in campionato dei cugini granata proprio contro l’ ex squadra del proprio allenatore Novellino, la Sampdoria di Mazzarri e Cassano che per poco non segnava il suo secondo goal in campionato.
di Tomas