Frosinone-Juve 0-2: La praticità del Panteròn
Maggio 1, 2007 in Sport da Tomas
Non bastavano le voci di un nemico in società per Deschamps. Non bastava il fantasma di Lippi ad aleggiare nello spogliatoio pronto a riprendersi la panchina per la terza volta. Ora tocca anche a Ranieri, artefice della rimonta del Parma per la salvezza, insidiare il tecnico francese bianconero. E se non bastasse, a seguire il partente ci sarebbe anche Trezeguet, pronto a ritornare in Francia, al Lione, per disputare da subito la Champions. Cosa ci sarà di vero lo scopriremo probabilmente a promozione raggiunta. E’ in questo clima che Didier Deschamps ha preparato la partita col Frosinone, oltre a dover gestire sempre l’emergenza a centrocampo dovuta alle assenze forzate di Giannichedda, Paro e Zanetti.
FROSINONE (4-2-3-1): Zappino; Carbone, Antonioli, Pagani, Bocchetti (42′ s.t. Lacrimini); Fialdini, Perra, D’Antoni, Lodi; Margiotta (23′ s.t. Di Nardo), Castillo (23′ s.t. Dedic)
A disposizione: Chiodini, Ischia, Cannarsa, Galasso
Allenatore: Iaconi
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Boumsong, Balzaretti; Camoranesi (21′ s.t. Venitucci), Marchisio, Nedved; Marchionni (34′ s.t. Chiellini), Zalayeta, Palladino (12′ s.t. Del Piero)
A disposizione: Mirante, Birindelli, Bojinov, Trezeguet
Allenatore: Deschamps
RETI: 13′ s.t. , 48′ s.t. Zalayeta
Stadio stracolmo, tanto da far ritardare di qualche secondo l’inizio dell’ incontro per la vicinanza dei fotografi a bordocampo fatta notare dall’ arbitro. Juventus con l’ormai collaudato centrocampo di “ripiego” con Marchisio dietro ai 2 “registi” prestati alla causa Nedved e Camoranesi, ma soprattutto con Trezeguet e Del Piero in panchina a lasciare le luci dei riflettori su Palladino e Zalayeta in attacco, aiutati a destra dalle incursioni di Marchionni. Ed è proprio l’ex parmense al 3° che, servito a destra da Camoranesi, cerca al centro l’arrivo da dietro di Pavel Nedved che spreca ciabattando fuori la prima occasione della partita. Al 4° Lodi risponde con una punizione che finisce però alta sulla traversa.
Dopo 10 minuti di tentativi dalla distanza di Marchionni, Nedved e Camoranesi, quest ultimo al 16° serve perfettamente Zalayeta con un bel lancio lungo, il quale tentativo finisce respinto da Zappino, portiere brasiliano del Frosinone, che si deve superare poco dopo sulla ripetuta conclusione del Panteròn intervenuto sul fallito inserimento di Nedved. La partita stagna a centrocampo con ripetuti ribaltamenti di fronte, senza pericoli per le due difese, fino al 34° quando su punizione di Lodi deviata da Zalayeta, nasce un angolo sul quale interviente Castillo dal limite sparecchiando però alto. 1 minuto dopo altra grossa occasione per la Juve, questa volta è Camoranesi ad essere imbeccato da Nedved in area, ma Zappino non si fa trovare impreparato e chiude lo specchio al tiro di prima del italoargentino. Il primo tempo finisce a reti inviolate, con un’ ultima occasione sprecata dal Frosinone, dove Castillo ruba palla ad un distratto Boumsong sulla destra, crossando al centro dove però nessuno dei suoi compagni si fa trovare pronto a spingere in rete la palla.
Nella ripresa i bianconeri cercano da subito di rompere l’equilibrio, ed al 1° è Palladino che recupera palla sulla trequarti, passa a Nedved che prova una conclusione che finisce di poco fuori. Al 4° è Marchionni che fugge a destra e serve il ceco, ma questa volta il suo tiro è inguardabile facilmente bloccato da Zappino. Dopo un tentativo di tacco di Zebina su punizione, facilmente parato dal portiere, al 13° Zalayeta sblocca il risultato. Nedved crossa al centro da sinistra, Marchionni non ci arriva ma nemmeno il suo avversario, da dietro arriva Camoranesi che tenta la conclusione al volo ma sbaglia e trova un assist perfetto per il bomber di riserva, che spinge la palla di testa in rete. Vantaggio meritato per gli uomini di Deschamps, autori delle occasioni migliori, e con Buffon che non ha dovuto sporarsi i guanti.
Al 19° ci riprova e serve il neoentrato Del Piero, bloccato anche lui in uscita bassa dal bravo Zappino, reo solo nell’ azione del vantaggio bianconero. Al 22° ultima occasione per il Frosinone con Margotta che colpisce di testa un cross dalla destra, spedendo alta però la palla. La Juventus cerca di non ripetere gli errori del passato e quindi si chiude per poi ripartire in contropiede, anche a causa dell’infortunio muscolare grave subito da Camoranesi (forse stagione finita per lui) e per l’ingresso di Chiellini al posto di Marchionni. Il Frosinone non riesce a portare veri pericoli alla difesa bianconera nonostante gli ingressi di Dedic e Di Nardo, che riescono soltanto a velocizzare le azioni offensive della squadra laziale, mentre nel finale è di nuovo il Panteròn a siglare la rete del 2 a 0 finale, recuperando palla a centrocampo, partendo in contropiede in un 2 contro 2 con Del Piero alto sulla sinistra, puntando il proprio avversario, liberandosene di forza e velocità e concludendo in rete con un pregevole tocco morbido a scavalcare il portiere.
Deschamps azzecca quindi tutte le mosse, lasciando a riposo gli attaccanti titolari, ma perdendo per il proseguio della stagione una pedina importante come Camoranesi. Genoa e Napoli vincono in casa con Verona ed Albinoleffe, mantenendo immutate le distanze con la Juventus capolista, mentre il Rimini mantiene accese le speranze dei playoff, vincendo e lasciando inalterata e minore di 10 punti la distanza tra la terza e la quarta. Restano 6 giornate e la lotta per la serie A potrebbe concludersi con la sorpresa della promozione diretta di tutte e 3 le squadre che finora hanno dominato il campionato cadetto.
di Tomas