Gaia Cuatro e Neal Black
Marzo 22, 2006 in Spettacoli da Simona Margarino
“Black is a refreshing change, as he chops and channels the standard blues rock format into a souped up Hendrix meets Johnny Winter, as a vocalist, Black sounds like a white howlin’ wolf or a black Tom Waits…” (Ron Young, San Antonio Light)
Sabato 25 marzo, al FolkClub, l’Argentina di Gerardo Di Giusto (pianista di Cordoba ma attualmente residente a Parigi) e Carlos Buschini (contrabbassista, anche lui originario di Cordoba ma da tempo in Italia) s’insinua nel Giappone di due talentuosi musicisti del panorama jazz, la violinista Aska Kaneko (anche compositrice e direttrice d’orchestra) e il percussionista Tomohiro Yahiro (nato a Tokyo e vissuto a lungo nelle canarie dove ha scoperto e fatto sue batteria e percussioni). Il risultato è Gaia Cuatro, un esperimento riuscito in cui l’estrosa solarità e il carattere del Paese americano si fondono alla ricercata eleganza nipponica. Virtuosismo e invenzione negli intrecci melodici si strutturano su una solida base ritmico-armonica in una intensità propria soltanto delle mescolanze culturali più azzardate.
Venerdì 31 la scena spetterà invece al Texano di San Antonio Neal Black, uno di quei musicisti di cui vien da dire che ha l’asfalto della strada nella voce (non per niente è stato accostato a Tom Waits) e i graffi dell’esperienza nelle mani. Ispiratosi alla chitarra di maestri quali Albert Collins, Johnny Winter, Steve Ray Vaughan e alla tecnica del jazzista Herb Ellis, vanta collaborazioni con Papa John Creach, Chuck Berry, Johnnie Johnson, Johnny Copeland. Dagli anni della band dei Dolmen (i ’70) alla creazione degli Healers a New York, passando attraverso il Woodstock 20th anniversary, il Montreal Jazz Festival, il Nottodden Blues e il Montreux Jazz, Neal Black conosce notorietà a livello nazionale e internazionale, fino ad essere inserito nella compilation Blues Story, della Polygram, con mostri sacri quali Muddy Waters, Bo Diddley, Chuck Berry. Dopo il trasferimento a Guadalajara, in Messico, produce il suo miglior disco, Dreams are for losers. Recentemente è entrato a far parte, con Nico Wayne Toussaint e Alain Rivet, della Blues Cospiracy, un interessante e originale progetto destinato al pubblico blues d’Europa. Al Folkclub Neal è accompagnato da Djamel Saibi al basso, Magali Bourderon-Walden alle tastiere e Patric Girardon alla batteria, in altre parole gli storici Healers.
25 marzo 2006
GAIA CUATRO (Argentina-Giappone)
Ingresso 15 Euro
31 marzo 2006
NEAL BLACK & THE HEALERS B.B. (Usa)
Ingresso 18 Euro
FolkClub
Via Perrone, 3 bis – 10122 Torino
UFFICI
Maison Musique, via Rosta 23, Rivoli
Tel 011/537636 – Fax.011/9554546
http://www.folkclub.it
di Simona Margarino