Gianluca Jocker Grignani
Gennaio 27, 2003 in Spettacoli da Marinella Fugazza
“Ti raserò l’aiuola, quando esci da scuola…” è il verso d’apertura del suo ultimo singolo L’aiuola ed è diventato il vero tormentone nazionale dell’estate 2002. ”E’ una frase molto ironica, una metafora classica. La musica, a volte, non deve essere soltanto pensiero, abnegazione, non stiamo recitando Shakespeare. La musica è anche divertimento, gioia di vivere, quindi, l’Aiuola, ha quel tipo di intenzione lì, un’intenzione che voglio ci sia sempre nella mia musica.” Gianluca Grignani ha così risposto ad un giornalista che lo interrogava sul senso della provocatoria frase iniziale.
Il rocker-cantautore milanese sarà impegnato con il suo tour ”Uguali e Diversi – Elettrico nei Teatri” mercoledì, 29 gennaio, al Teatro Colosseo. “El Grigna” è da tempo considerato l’erede di Vasco Rossi: il re della provocazione di Zocca ha sempre fortemente influenzato la musica di Gianluca che, fin da piccolo, lo ascoltava insieme ad altri grandi della musica come Battisti, i Police, i Beatles ed i Rolling Stones.
Dopo una difficile fase iniziale della sua carriera, periodo in cui nessuno sembrava disposto a scommettere su di lui, Gianluca trova, nel 1994, la canzone giusta La mia storia tra le dita ed una casa discografica pronta a credere in lui: la Polygram. La sinergia di queste due forze lo fanno approdare alla sua prima apparizione pubblica a Sanremo Giovani del 1994 e l’anno dopo, grazie al buon successo ottenuto con la prima uscita, al Festival di Sanremo con Destinazione Paradiso che conquista un ottimo sesto posto. Nel marzo dello stesso anno, 1995, esce l’album Destinazione Paradiso che, in Italia, vende ben settecentomila copie e un milione all’estero.
A questo punto della sua carriera viene da tutti considerato l’artista della nuova generazione; piace anche ai cantautori più affermati che lodano le sue capacità artistiche. Successivamente escono gli album La Fabbrica di Plastica (dal contenuto musicale estremo da molti considerato il suo capolavoro), Campi di Popcorn (ulteriore passo avanti nella definizione del suono e della personalità artistica del musicista) e, nel 1999, torna al Festival di Sanremo con Il giorno perfetto, singolo al quale seguirà una raccolta di vecchi successi (anche in versioni inedite).
Nel 2000 esce Sdraiato su una Nuvola (considerato dagli addetti ai lavori come un ritorno alle origini) e, nel 2002, Uguali e Diversi il quale contiene anche l’ultimo singolo presentato sempre al Festival della Canzone Italiana Lacrime dalla Luna. Secondo il giovane autore il pezzo migliore dell’ultimo album è proprio quello che dà il titolo allo stesso e cioè Uguali e Diversi: ”perché esprime un concetto attuale e biblico, ribadito dai pacifisti e da Lennon e più recentemente da Bono degli U2
Prima di tutti però lo ha detto la Bibbia: siamo tutti uguali e diversi e dobbiamo rispettarci. Secondo me questo è un concetto che comincia a diventare figlio di questo secolo.” Far entrare il rock nei teatri è aprire la strada a un discorso musicale tentato, all’estero, forse dai soli Bowie, Lennon, Doors. E così, nel buio della sala si accende una pioggia di lampadine elettriche e entra in scena il JOKER con un’armonica in mano. L’armonica inizia a suonare le note di Lady MIAMI, una ballata rock, e dietro la maschera del JOKER, “faccia e corpo colorati”, Gianluca Grignani riunisce la “sua anima sdoppiata” di cantautore e rocker e ci accompagna nel suo nuovo viaggio.
Un viaggio che farà in compagnia di Francesco Boldini (chitarra), Nick Nessori (chitarra), Simone Bertolotti (tastiere), Rossano Eleuteri (basso) e Nico Looser (batteria). ”Si tratta di un concerto energico in cui però, ad un certo punto, ripropongo alcuni dei miei brani più importanti in versione acustica o elettrica, dipende da come mi viene. Io credo di essere il figlio del 2000 da questo punto di vista, perché sono un po’ l’insieme della musica cantautorale, la tipica italiana che io adoro, e della musica rock che mi ha sempre dato energia.” Parola di JOKER.
Gianluca Grignani in concerto
Mercoledi 29 gennaio 2003 – ore 21.00
Teatro Colosseo – Torino
di Marinella Fugazza