Gli occhi e i pericoli del sole
Luglio 24, 2002 in Medley da Redazione
Nei mesi estivi aumentano molto le richieste di aiuto al medico generico o all’oculista per disturbi alla vista. Si tratta solitamente di problemi passeggeri, legati all’esposizione al sole o ad altri agenti atmosferici.
Il sole produce una triplice aggressione agli occhi: la prima dovuta ai raggi infrarossi, la seconda ai raggi UV e la terza dovuta al riflesso sia sulla neve che sulla sabbia molto fine o la superficie dell’acqua marina.
Poiché le nubi e la foschia non filtrano totalmente tutti i raggi solari, è necessario proteggere sempre gli occhi con occhiali da sole e imparare a conoscere i disturbi estivi più frequenti.
Gli occhi irritati, che lacrimano in continuazione e sembrano pieni di piccole spine, sono il sintomo di secchezza oculare. Oltre alla vera e propria sindrome dell’occhio secco, vi sono cause legate al caldo e al sole che possono provocare secchezza oculare: i raggi infrarossi, o il vento forte scaldando e talvolta bruciando le palpebre, fanno evaporare velocemente il film lacrimale, cioè il velo protettivo che riveste la cornea e rappresenta una protezione naturale dell’occhio. Si può rimediare con un collirio a base di acido ialuronico (farselo consigliare dal farmacista), sostanza contenuta naturalmente nelle lacrime. Usare sempre gli occhiali da sole.
Il dolore intenso agli occhi che si aprono con difficoltà e sembrano pieni di sabbia, sono il sintomo della cheratite, che colpisce soprattutto chi passa lunghe ore al sole sulla spiaggia senza proteggere adeguatamente gli occhi (in questo caso sono utilissimi gli appositi occhialini di plastica). L’esposizione fissa prolungata scalda e asciuga completamente l’occhio, creando importanti problemi alle cellule epiteliali. Occorre consultare un medico, o almeno un farmacista, e applicare una crema che aiuti la cornea a ricostruire l’epitelio. Nei casi più fastidiosi bisogna tenere gli occhi chiusi e bendati, per almeno due/tre giorni.
Gli occhi gonfi, arrossati, che bruciano e prudono sono la manifestazione della congiuntivite che può essere provocata da un forte colpo di vento (anche dal finestrino dell’auto) o dall’aria condizionata. La congiuntivite guarisce solitamente nel giro di pochi giorni, va però curata subito, fin dai primi sintomi, prima che s’instauri un’infezione batterica molto più lunga e difficile da trattare.
Durante il periodo estivo si possono usare con maggiore frequenza il collirio o le lacrime artificiali. Per sfruttare al meglio gli effetti del collirio occorre seguire alcune regole per la somministrazione:
– lavare e asciugare bene le mani;
– rovesciare la testa all’indietro e abbassare leggermente la palpebra inferiore con il dito indice;
– fare molta attenzione che la punta del contagocce non tocchi la congiuntiva;
– volgere lo sguardo verso l’alto e lasciar cadere una o più gocce di collirio nell’angolo esterno dell’occhio;
– volgere lo sguardo verso il basso, quindi chiudere e riaprire l’occhio un paio di volte;
– ripetere l’operazione per l’altro occhio.
La pubblicazione di questo articolo rientra negli accordi di partnership tra il nostro magazine e Cidimu.it, sito specializzato nella diagnostica e medicina on line.
di Cidimu.it