Grande successo delle Camelie a Locarno
Marzo 31, 2003 in Medley da Claris
Esposizioni artistiche, cerimonie di Ikebana e del Tè, saggi di magia, visite guidate per bambini, concorsi, conferenze, approfondimenti sul Feng Shui alla ricerca dell’armonia e dell’equilibrio, concerti, sfilate e possibilità di escursioni…
Tutto insieme, nello stesso luogo, negli stessi giorni, nella stessa festa!!!
Dove, come, perché? Semplice a Locarno per la festa delle Camelie, che nei giorni scorsi ha rinnovato l’esplosivo successo degli anni passati, lasciando lontane le polemiche internazionali e le beghe conflittuali.
La rassegna, con lo scopo di rilanciare la coltivazione della camelia e di valorizzare un patrimonio botanico di grande pregio presente nella Regione, ha assunto quest’anno una valenza particolare dopo l’annuncio che la città di Locarno è stata designata dall’International Camelia Society ad ospitare il Congresso Mondiale della Camelia del 2005.
Se il primo compleanno della Festa locarnese porta la data del 1924, in questi ultimi anni la manifestazione si è sviluppata in maniera incredibile, grazie ad un coordinamento, dell’Ente Turistico Lago Maggiore e della Società Svizzera della Camelia, assai efficace e mirato non solo al merchandising, quanto a valorizzare ogni aspetto qualitativo e quantitativo di uno dei prodotti della natura più particolari ed amati. e forse un po’ esclusivi, come Locarno, la California della Svizzera.
Locarno, infatti, ha un clima particolarmente favorevole con il maggior numero di ore di sole della Svizzera: ben 2164 l’anno, contro le 1994 di Lugano e le 1693 di Zurigo e con una temperatura media annuale che risulta la più alta in assoluto, 11,7°C. Tutto ciò, insieme con l’alta umidità dell’aria e l’acidità del terreno, ha consentito lo sviluppo rigoglioso di una flora spontanea ed ornamentale unica e rara.
Non tutti sanno, inoltre, che in questa regione, a metà montagna e di fronte a Locarno, nel Gambarogno, c’è il parco botanico Eisenhut, che si estende su una superficie di 17mila metri quadrati in una posizione impareggiabile: vi crescono, tra le moltissime specie di magnolie, rododendri, peonie e glicini, almeno 600 varietà diverse di camelie. Una di queste porta un nome ticinese: è la varietà di “Camelia japonica Ascona”, registrata sulle Isole di Brissago qualche decennio fa. Si tratta di una varietà particolarmente rustica e resistente al freddo, con una crescita molto vigorosa. La foglia è chiara e presenta una forma particolare, la fioritura è prolungata e il fiore semidoppio di colore rosso.
Si è parlato di Sole e nei giorni scorsi non è mancato a rendere Camelie a Locarno una festa riuscitissima. E del resto ha offerto ancora di più rispetto al passato. L’edizione di quest’anno, infatti, ha posto un accento particolare su alcuni aspetti caratteristici della cultura giapponese, uno dei paesi di maggiore diffusione del fiore. Tra Palazzo della Sopracenerina, dove si è tenuta l’esposizione vera e propria, e Piazza Grande, è stato un fiorire – è il caso di dirlo – di tante iniziative legate al Sol Levante: appuntamenti musicali all’insegna della musica giapponese, cerimonie del tè e dell’ikebana, l’arte floreale nipponica, interpretata da Shunzuen Suzue Rother-Nakaya, e una conferenza sul Feng Shui, in programma mercoledì 26.
Gli organizzatori della “cinque giorni” (lo sapete che periodo e date sono dettati dal ritmo biologico della pianta?) anche quest’anno si sono prodigati per offrire iniziative in linea con l’interesse sempre più crescente suscitato dalla camelia. Per non ridurre la Festa ad una rassegna soltanto estetica, è stato deciso infatti di seguire anche un approccio scientifico. Scelta corretta, perché ha permesso agli studiosi di fare di Locarno il luogo privilegiato di incontro e di scambio con colleghi di altri paesi, e ai neofiti di muovere i primi passi alla scoperta dell’affascinante e sorprendente mondo della camelia.
Omaggio speciale al Giappone, terra di camelie per eccellenza, a parte, dal 26-30 marzo sono stati cinque giorni di festa grande dedicati al fiore più romantico!
di Claris