Grinzane Scrittura
Maggio 4, 2003 in Attualità da Stefano Mola
Il premio Grinzane Scrittura funziona così: vengono distribuiti dei libri in alcune scuole superiori della Granda (è lì che ci sono le radici del Grinzane). Gli studenti leggono, scrivono una recensione. I migliori vengono premiati.
Recensire un libro non è una cosa molto facile. Sotto la spinta epidemica che ci porta a cercare di diffonderlo nel mondo, dobbiamo fare attenzione a non dire troppo. Bisogna fare come le gonne: intagliare degli spacchi che intrighino ad andare avanti nella folla di tutti gli altri libri. Lasciar cadere briciole come Hansel e Gretel, e non mettere in tavola tutta la pagnotta (come ipotesi di lavoro trascuro il sottogenere chiamato stroncatura).
È difficile spiegare perché una cosa ci è piaciuta. Ci sembra a volte che le nostre parole appassiscano sulle labbra come un mazzo di fiori dimenticato in un vaso. Ma proprio questo ci spinge a cercare di smontare il libro, a rivoltare il tappeto per capire bene come la trama e l’ordito siano stati intrecciati. Scatta una caccia al tesoro alla ricerca di echi e riferimenti. Vorremmo a volte avere lo scrittore in paziente attesa nella stanza a fianco, poterci alzare e porre timidi una rapida domanda.
Questo a volte è possibile. Per chi partecipa al concorso Grinzane Scrittura. Durante la premiazione, alcuni degli scrittori sono presenti e si possono far loro delle domande. Mi sembra una cosa molto bella. Primo, mi sembra nobile spingere i giovani verso quell’attività di officina che è parlare di un libro. Se si riesce a scriverne, significa che realmente siamo riusciti a possederlo. Secondo, per la possibilità di parlare con gli autori.
Quest’anno, accadrà lunedì 5 maggio presso l’Auditorium Arpino a Bra, ore 10:30. I libri dati in lettura sono per la decima edizione: “La città di Iram” (Bompiani) di Younis Tawfik, “La ballata delle canaglie” (Marsilio) di Enrico Remmert, “Quando dio ballava il tango” (Rizzoli) di Laura Pariani, “Pensieri così” (Garzanti) di Vincenzo Cerami, “Neropioggia” (Garzanti) di Flavio Soriga e “Il vincere” (San Paolo) di Ettore Masina.
Saranno presenti per incontrare gli studenti delle scuole superiori di Alba e Bra Younis Tawfik, Enrico Remmert e Laura Pariani.
Ma è venuto il momento di lasciare spazio ai vincitori della IX edizione, cui la cerimonia è dedicata. Ecco il nutrito elenco dei premiati:
Giuseppe Vaira, Arianna Marcon e Andrea Anastasio per la recensione del libro “Nuova Grammatica finlandese” di Diego Marani (Bompiani);
Sofia Robellino, Matteo Operti e Antonella Busso per “Nudi e crudi” di Alan Bennet (Adelphi);
Corrado Druetta, Alberto Rissolio e Erika Asselle per “Le ore” di Michael Cunningham (Bompiani);
Elisa Bernocco, Silvia Roggero e Gabriele Pieroni per “Il Diavolo e la Signorina Pryn” di Paulo Coelho (Bompiani);
Oliviero Toscani, Claudia Saglietti e Elisa Manassero per “Montedidio” di Erri De Luca (Feltrinelli);
Emily Borretto, Stefano Penna e Giorgia Tontodonati per “Anime alla deriva” di Richard Mason (Einaudi);
Paola Mollo, Emilio Mannari e Federica Fulghesu per “Via Gemito” di Domenico Starnone (Feltrinelli).
Gli istituti coinvolti sono stati: il Liceo Classico “Covone”, il Liceo Classico “San Paolo”, il Liceo Linguistico e il Liceo Scientifico “Cocito” di Alba, l’I.T.C “Guala”, l’I.P.S. “Velso Mucci” e i Licei Classico e Scientifico “Giolitti” di Bra.
Gli elaborati degli studenti sono stati selezionati da una commissione, composta dal sindaco di Bra Francesco Guida, il sindaco d’Alba Giuseppe Rossetto, il Presidente del Premio Grinzane Cavour Giuliano Soria, Donato Bosca, Maurizio Rosso e Don Giusto Truglia. Il concorso organizzato è dal Premio Grinzane Cavour in collaborazione con la Regione Piemonte, la Gazzetta d’Alba, la Città d’Alba e la Città di Bra.
Cerimonia di premiazione Lunedì 5 maggio 2003 – ore 10,30
Auditorium Arpino Largo Resistenza – Bra (CN)
di Stefano Mola