Grinzane Terra d’Otranto
Marzo 25, 2004 in Attualità da Stefano Mola
Non solo libri per il Premio Grinzane: ormai dovremmo esserci abituati. L’istituzione, con salde radici piemontesi, protende i suoi rami ormai ad abbracciare un fetta di mondo sempre più grande. Ma questo movimento non è solo geografico. Dipende, anzi deriva, come la dimostrazione di un teorema, dalla volontà di mettersi nello zaino l’intero fardello della parola cultura. E qui ritorniamo all’inizio: non solo parole, non solo libri.
Già nella sua radice stessa, cultura rimanda al fare, in una delle sue accezioni più faticose: al coltivare. Un’attività dove bisogna piegare la schiena, avere pazienza, umiltà. Per far crescere che cosa? La nostra possibilità di comprendere il mondo, dando legna al fuoco della curiosità e della volontà di scoperta. Non un archivio polveroso di titoli, un elenco, una raccolta a punti per vincere a trivial pursuit, ma un movimento, un tentativo di abbraccio, la volontà, anche, di alzare almeno un po’ il lenzuolo che ricopre il mistero dell’altro.
Ecco quindi la prima edizione del Premio Internazionale Grinzane Terra d’Otranto, sul tema del dialogo, della tolleranza, della solidarietà e dell’integrazione, istituito dalla Regione Puglia e dal Premio Grinzane Cavour. I premiati sono, come si direbbe in inglese, self-explaining: Tahar Ben Jelloun e Ernesto Olivero. La cerimonia di premiazione, lunedì 29 marzo alle 10,30, si terrà in nel castello Aragonese di Otranto (forse per non sentire troppo la nostalgia di quello di Grinzane Cavour). La Puglia del resto è da sempre terra di confine e di incontro tra popolazioni diverse per razza e religioni. Di qui la scelta della città di Otranto, uno dei luoghi più suggestivi della terra salentina, storicamente crocevia di popoli, culture e civiltà.
Due le sezioni: la prima destinata ad un’opera di saggistica, di narrativa o di creatività che abbia saputo trattare il tema della tolleranza e dell’integrazione; la seconda, riservata ad una personalità che si sia distinta a livello internazionale per la sua attività nel campo della solidarietà e del dialogo.
La Giuria è formata, per il primo anno, dai rappresentanti degli Enti che hanno istituito il Premio stesso, e verrà integrata, di volta in volta, dai vincitori delle diverse edizioni, così da formare una Giuria internazionale e multiculturale. Così, per questa edizione, la Giuria è stata composta da Raffaele Fitto (Presidente della Regione Puglia), Giuliano Soria (Presidente del Premio Grinzane Cavour) e dallo scrittore galiziano Alfredo Conde.
di Stefano Mola