Grinzane ultimo atto
Giugno 16, 2005 in Attualità da Stefano Mola
L’EVENTO
Siamo arrivati in vista del traguardo. Raggiunto immaginariamente così, come un ciclista che ha divagato tra le curve di strade e di colline made in Langa, seguendo le suggestioni di volti e storie, che improvvisamente si affaccia al balcone di La Morra e vede laggiù in fondo le turrite mura del Castello di Grinzane Cavour. Non rimane che la picchiata finale, discesa e un piccolo respiro di pianura, e poi due tornanti soltanto.
A fare il resto, ci hanno pensato le giurie scolastiche. Con la consueta passione e serietà hanno letto tutti i libri e consegnato i giudizi al notaio. Il quale, sotto la regia precisamente svagata di neri Marcoeré, che condurrà la cerimonia, procederà a conteggio e proclamazione.
Il tutto avverrà Sabato 18 giugno, alle 16.30, per l’appunto entro le salde mura del Castello di Grinzane Cavour. Ricordiamo che alle giurie scolastiche di 12 città italiane, si aggiungono quelle dei licei italiani di Belgrado, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Fiume, Il Cairo, Parigi, Praga e le Università di Mosca, Salamanca, Stoccolma e Tokyo. Come sempre, Think globally, act locally.
I CONTENDENTI
Nella categoria letteratura italiana si sfidano un rapporto di coppia in questi nostri immaturi tempi, (Abbandonami, Maria Pace Ottieri, Nottetempo); una impegnata e dolorosa ricerca tra la gioventù passata e presente (Secoli di gioventù, Eraldo Affinati, Mondadori); un giallo che scava nelle pieghe del riciclaggio di denaro sporco su internet (Al mio giudice, Alessandro Perissinotto, Rizzoli).
Nella categoria letteratura straniera, la storia di un errore giudiziario in un presunto delitto a sfondo sessuale nella Germania del primo dopoguerra (Il caso Arbogast, Thomas Hettche, Einaudi); il divertente à rebours attraverso i ricordi di una scrittrice ricollocati nel tempo a seconda dei fidanzati e dei libri pubblicati (La pazza di casa, Rosa Montero, Frassinelli); il conflitto tra idealismo e opportunismo, tra l’esigenza della libertà e i vincoli che ingabbiano e piegano nella disillusione del moderno Vietnam (Oltre ogni illusione, Duong Thu Huong, Garzanti).
Di particolare valore e importanza sarà proprio la presenza di Duong Thu Huong. Considerata la maggiore scrittrice vietnamita, le sue opere sono di fatto bandite in patria malgrado il loro successo. Qualche giorno fa si era addirittura diffusa la notizia che il Vietnam non le avrebbe permesso di recarsi in Italia: fortunatamente, l’allarme sembra rientrato. E poi qualcuno ogni tanto se ne esce con domande tipo: ma la letteratura è importante? serve a qualcosa? In molte parti del mondo, verrebbe da rispondere, purtroppo si. E in tutte le altre, se si leggesse di più, forse ci sarebbe un po’ più di tolleranza e di attenzione.
VERSO LA CUNA DEL MONDO
Come il nostro illustre concittadino Gozzano, il premio Grinzane guarda verso il sub-continente indiano con altri due premi che verranno consegnati sempre sabato. Innanzi tutto, il Premio Internazionale Una vita per la letteratura, promosso dalla Provincia di Torino, che andrà alla scrittrice indiana Anita Desai. L’autrice di Notte e nebbia e di Chiara la luce del giorno è una figura importante non solo in quanto scrittrice ma anche come icona di affermazione della donna in un paese che la vedeva esclusa dal mondo letterario.
Indiani sono anche i due autori che si divideranno il Premio Autore Esordiente: Rupa Bajwa con Il negozio di sari (Feltrinelli) e Siddarth Dhanvant Shanghvi con L’ultima canzone (Garzanti). Non resta che darvi appuntamento a Sabato, per la cronaca della premiazione.
di Stefano Mola