GrinzaneFestival
Agosto 26, 2004 in Spettacoli da Stefano Mola
Al ritorno dalle vacanze, non è ancora tempo di chiudersi in casa. Anzi, le sere sono fresche, e gira nell’aria ancora un ricordo d’estate. Abbiamo lasciato forse il mare, forse altro. È bene approfittare ancora delle nostre colline, che a pensarci bene forse sembrano onde, e che col liquido ben hanno a che fare, se Omero dava al mare il color del vino. Proprio in quei giorni lì siamo nel pieno rigoglio dei grappoli, e a guardare il paesaggio viene sempre voglia di andare al di là, a scoprire angoli e paesaggi dietro le linee morbide dell’orizzonte. Una linea netta, una frontiera, non c’è. E questa miscela di sentimenti, che ci tira un po’ da tutte le parti, come una coperta troppo corta, predispone al vagheggiare e al racconto.
E allora lasciamoci tirare dal richiamo dell’aria e andiamo a teatro. Sembra una contraddizione, visto che abbiamo appena detto di restare all’aperto. E invece non lo è. Dal 27 agosto al 5 settembre, per borghi, castelli e colline di Roero, Langhe e Monferrato, si terrà la nona edizione del Grinzane Festival, carrozzone composito di letteratura e spettacolo, realizzata dal Premio Grinzane Cavour, d’intesa con la Regione Piemonte, l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte, la Città di Alba, le Amministrazioni delle località sedi della manifestazione e in collaborazione con la compagnia teatrale Assemblea Teatro.
Otto i comuni coinvolti: Alba, Cortanze, Costigliole d’Asti, Dogliani, Grinzane Cavour, Magliano Alfieri, San Benedetto Belbo e Santo Stefano Belbo. Tradizione alta e bassa, danza, comicità, musica, scrittori, teatro, ricordo, con un occhio all’enogastronomia. Il tema? Le frontiere, da valicare, da superare, da abbattere in tutte le forme della convivenza e dell’espressività umana. E proprio le frontiere tra i generi tanto per iniziare, come si è già capito, non esisteranno.
Facciamo solo qualche nome: il teatro di strada dei francesi Les Grooms, la paradossale comicità di Alessandro Bergonzoni, il Mistic Turistic – Moleskine Ballads di Luca Morino gli scrittori Franco Matteucci e Khaled Fouad Allam, le atmosfere magiche e misteriose di Cuspidi del gruppo Le Baccanti, La Ballata del Vecchio Marinaio con Olivero Corbetta accompagnato dagli Architortie poi Licia Maglietta… e poi, e poi… per essere sicuri di non dimenticare niente, ecco qui di seguito il programma completo, con una breve presentazione di ogni evento.
Venerdì 27 agosto 2004
Costigliole d’Asti – Giornata di Apertura
Ore 20,00 – da Piazza Medici del Vascello a Piazza Umberto I (ingresso libero)
Les Grooms – La Baronnade
Tutto si può fare con due trombette. Così pensano i francesi Les Grooms: una pazza ciurma picaresca si scatena in una sarabanda tra musica, commedia e surreale improvvisazione; cantanti d’opera, figuranti e figurini invadono le strade con una presenza singolare e multipla, insinuante e dirompente. Si tratta di una banda all’arrembaggio, che, dopo avere attraversato i paesi di tutto il mondo, si è impossessata di un savoir-faire e di un’arte incomparabile. L’abilità di questa compagnia operistica di strada, composta da buoni musicisti ed eccellenti prestigiatori, incanta anche i più calmi e sofisticati, lasciandoli letteralmente “imbambolati”.
Per la prima volta in Piemonte, dopo cinque anni ritornano in Italia.
21,30 – Parco del Castello
Alessandro Bergonzoni – Predisporsi al micidiale (parte prima)
Scritto, diretto ed interpretato da Alessandro Bergonzoni
Progetti Dadaumpa
Uno spazio circo-scritto nel palcoscenico, dove l’inaudito e l’impensato fanno parte dell’oltre ad oltranza. Il bel parlar non fu mai scritto, ma questa volta è letto, e comunque non è mai tacer. E infatti non si tace sul sudore degli angeli, sulla claustrofobia dei mattoni, sulla lirica come tenore di vita. Bergonzoni su un letto scrivania o su un divan-scrittoio si costringe a improvvisar pensando, lì in quel momento, immaginando non solo storie, ma anche spaccati di irrealtà.
Alessandro Bergonzoni debutta come attore ed autore con “Scemeggiata”, a cui fanno seguito “Chi cabaret fa per tre” e “La regina del Nautilus”. E’ con “Non è morto nè Flic nè Floc” (1987) che gli giungono i primi riconoscimenti della critica (menzione speciale del premio I.D.I. 1988) e del grande pubblico. Il suo primo libro “Le balene restino sedute”, nel 1990 vince la Palma D’Oro di Bordighera come migliore testo comico dell’anno.
A seguire degustazione
Sabato 28 agosto 2004
Santo Stefano Belbo
Ore 22,15 – Cortile dell’Azienda Agricola Giacinto Gallina
Luca Morino – “Mistic Turistic/ Moleskine Ballads”
Voce e testi, Luca Morino
synth e programmazione, Matteo Curallo
percussioni, Vito Miccolis
immagini, Licio Esposito
Mistic Turistic rappresenta un percorso caro alla voce dei Mau Mau. E’ un percorso di sperimentazione che tende a contaminare generi e linguaggi diversi. Lo spettacolo, un contenitore di letture, musiche e videoanimazioni, racconta di viaggi nello spazio e nella mente, e di avventure, di deliri, di sesso, dal Salento alla Pampa e all’amata Langa. Il risultato è uno spettacolo multiforme, ipnotico e trascinante. Le letture, raccolte in libro, sono accompagnate da basi musicali che appartengono più alla comunità elettronica del nightclubbing che ai salotti letterari, dal synth di Matteo Curallo alle percussioni di Vito Miccolis. Le immagini, fantastiche e visionarie, realizzate con la sabbia, sono affidate al vulcanico Licio Esposito.
A seguire degustazione
Domenica 29 agosto 2004
Grinzane Cavour
Ore 16 – Cortile del Castello (ingresso libero)
Associazione Aracne Teatro – Gionni Voltan – “Pinocchio con gli stivali”
Spettacolo teatrale per i più giovani, liberamente tratto da un racconto di Luigi Malerba e dal romanzo di Carlo Collodi
di e con Gionni Voltan
Le straordinarie peripezie del ragazzo-burattino, le scoperte ora gioiose ora dolenti che egli fa del mondo e della vita, i suoi scatti di ribellione e i suoi pentimenti, la sua ansia di giustizia, le sue speranze e i suoi crucci si compongono in un racconto nitido, che oltrepassa i confini della mera letteratura per l’infanzia. Il giovane burattino, messo alle strette dalla fata Turchina che vuole costringerlo a trasformarsi in un bambino, fugge dalla sua novella per tentare di cambiare il proprio destino. Incontrerà il Lupo, Capuccetto Rosso, il Principe di Cenerentola e il Gatto con gli stivali. Cercherà di convincerli a dargli un ruolo nelle loro storie. Così, pur essendo riuscito a rubare gli stivali al Gatto, Pinocchio dovrà ritornare nel suo racconto per diventare, come da copione, un ragazzo perbene.
A seguire merenda
Domenica 29 agosto 2004
Santo Stefano Belbo
Ore 20,30 – Azienda Agricola Giacinto Gallina
Incontro con gli scrittori: Franco Matteucci e Khaled Fouad Allam
Ore 21,15 – Cortile dell’Azienda Agricola Giacinto Gallina
Associazione Terrae – “Le Terre del Rimorso”
Mediterraneo: canti e disincanti
Voce e percussioni, Rocco Capri Chiumarulo e Maria Giaquinto
chitarra classica, Paolo Mastroianni
danza, Michele Napoletano, Loredana Casciaro
parole e gesti, Rocco Capri Chiumarulo, Stefano di Lauro
ripensamenti sonori, Paolo Mastronardi
tracce ed oggetti, Ninì Tarantino
Due attori cantanti, un chitarrista e due danzatori per un concerto-liturgia che ripercorre alcuni momenti della tradizione popolare delle terre “nostre”. L’uso del plurale nel titolo è dovuto al fatto che le
terre cantate nello spettacolo sono più d’una: dalle tarantelle del Gargano alle pizziche salentine, dalle atmosfere rarefatte di canti rom e israeliani alle ballate greche e albanesi fino alle sevillanas spagnole. Il progetto complessivo di ricerca e creazione dell’Associazione Terrae è quello di praticare il “popolare” con uno spirito vivo, e non necessariamente “fedele”, orientando le scelte musicali secondo criteri puramente estetici. Così il fascino mutevole del viaggio oltrepassa definite e sterili frontiere musicali per collocarsi invece sulla vasta landa dell’immaginario, accesso simultaneo a mille luoghi del cuore e della mente. “La musica può solo piacere o non piacere. Vorremmo che l’irresistibile bellezza di questi canti esca dai recinti di genere, affinché il “popolare” ridiventi davvero tale, e non un contenitore per specialisti, collocato ai margini della cosiddetta cultura di massa”.
A seguire degustazione
Martedì 31 agosto 2004
Magliano Alfieri
Ore 21,00 – Salone del Castello
Le Baccanti – “Cuspidi”
Con Maurizia Laqua e Claudia Conti
Chi le ha già viste esibirsi sicuramente non le perderà; chi non ne ha avuto l’occasione, è consigliato di non mancare. Stiamo parlando del gruppo “Baccanti” che propone, nella bellissima cornice del Salone del Castello di Magliano Alfieri, “Cuspidi”. Le protagoniste dello spettacolo sono due creature surreali, dolci nell’aspetto e nelle movenze, ombre senza proprietari fuggite da qualche fiaba, ma capaci di avvolgere il pubblico in atmosfere magiche e misteriose. Teatro d’ombra innovativo, quello delle Baccanti, miscelato a tecniche di giocoleria luminosa, capace di produrre una grande suggestione.
Ore 21,45 – Chiesa dei Battuti Rossi
Compagnia Teatro dell’Argine – Mario Perrotta – “Minatori in Belgio”
Di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta
interpretato e diretto da Mario Perrotta
voci amichevolmente registrate: Peppe Barra, Ferdinando Bruni, Ascanio Celestini, Laura Curino ed Elio De Capitani
produzione, Compagnia Teatro dell’Argine – ITC Teatro
Un frammento della nostra storia è rivissuta nelle parole di Mario Perrotta, giovane attore leccese che ci conduce nell’inferno delle miniere e nelle storie dei minatori italiani arruolati in Belgio, Svizzera e Germania. Storie che attraversano l’Italia e ricordano un periodo, il dopoguerra, in cui il nostro Paese, dalla Sicilia alle Alpi, era per molti il “Sud del mondo”. Storie di umanità sofferta e dolorosa raccolte nelle più diverse province italiane, con un attento lavoro di ricerca e registrazione delle testimonianze. Lo spettacolo ha ricevuto ampi riconoscimenti per l’alto valore morale del testo e per la straordinaria interpretazione dell’attore.
A seguire – Cortile del Castello
Veglia: “Nel grembo del mondo – Storie di miniera”
Con Raul Rossetti, Laura Pariani, e Renzo Sicco
Raul Rossetti ha lavorato per tre anni come minatore di fondo a Séraing, vicino a Liegi ed è sceso nelle gallerie di Marcinelle pochi mesi prima della disgrazia. Accennare a questo accadimento è l’occasione per ricordare, presso il Cortile del Castello di Magliano, la vita oltre frontiera di molti nostri connazionali, parenti o amici. Emigrare vuol dire, al livello più immediato, cambiare non solo luogo di vita, ma anche cibi, abitudini, spesso anche la lingua. Ad un livello più profondo, significa sperimentare una condizione radicalmente nuova in ogni suo aspetto. Emigrare è così prima di tutto uno stato della mente, che inizia in patria, quando le necessità della sopravvivenza impongono di partire.
Renzo Sicco, regista ed attore di Assemblea Teatro, e la scrittrice Laura Pariani incontreranno lo scrittore Raul Rossetti.
A seguire degustazione
Mercoledì 1 settembre 2004
Cortanze
Ore 21,15 – Cortile del Castello
Teatri di Vita – Alessandro Fullin – “L’auto dei comizi”
Dedicato a Gabriele D’Annunzio
di Andrea Adriatico e Alessandro Fullin
con Alessandro Fullin e la Fiat 500 “Ermione”
miraggio di fiume, Daniela Cotti
scene e costumi, Andrea Cinelli
produzione, Teatri di Vita
con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna.
Un comizio d’altri tempi per raccontarci in maniera ironica e irriverente le gesta di un redivivo eroe degli arrembaggi: Gabriele D’Annunzio in viaggio verso la mitica “presa di Fiume” a bordo di una fuoriserie d’eccezione, una vecchia Fiat 500, la sua “Ermione”. Il protagonista dello spettacolo è un vero outsider del teatro comico: Alessandro Fullin, i cui spiazzanti proclami sull’arte del Superuomo tuonano dentro ad un piccolissimo abitacolo: nel piccolo grembo di “Ermione” rimbalzano senza soluzione di continuità incitamenti irredentisti e sogni da esteta malinconico.
L’estro di Fullin porta in scena un D’Annunzio a tutto tondo, non solo per le citazioni esplicite e puntuali da numerose opere del Vate, ma per le pose e la fisicità di un attore, che stravolge e trasforma parole e situazioni per legarle al presente, mettendo in moto uno spettacolo fresco ed esilarante.
Alessandro Fullin, attore ed autore di testi comici e commedie, ha partecipato a serate in diversi teatri italiani e in molte trasmissioni televisive.
Ore 22,30 – Parco del Castello
Veglia: “L’Abbuffone” – Omaggio a Ugo Tognazzi
Con Arturo Brachetti e Ricky Tognazzi
Nella sua bella ed accogliente casa di Velletri, Ugo Tognazzi amava tenere affollate riunioni tra lo sportivo e il conviviale, allietando familiari, compagni di lavoro ed amici con le sue estrosità di anfitrione. Per quelle tavolate ormai leggendarie, egli attingeva a piene mani dall’enorme frigorifero troneggiante in cucina, considerato come la “cappella di famiglia”. In memoria di quei tempi, nel suggestivo Parco del Castello di Cortanze, Ricky Tognazzi presenterà il libro del padre “L’Abbuffone – Storie da ridere e ricette da morire”, che nasce dalla passione di Ugo per i fornelli e dalla sua esperienza di interprete con Michel Piccoli, Marcello Mastroianni e Philippe Noiret nel film La grande bouffe. L’attore Arturo Brachetti ricorderà le tournées e gli aneddoti culinari che lo videro a fianco di Ugo.
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Giovedì 2 settembre 2004
San Benedetto Belbo
Ore 21,00 – Sala Polivalente
Oliviero Corbetta e Architorti –“La Ballata del Vecchio Marinaio”
Traduzione del testo di S. T. Coleridge di Beppe Fenoglio. Adattamento di Guido Davico Bonino
Nello splendido scenario naturale di San Benedetto Belbo, presso la Sala Polivalente, si tenterà di far rivivere il fascino inquietante de “La Ballata del Vecchio Marinaio”(1798) del grande poeta romantico inglese Samuel Taylor Coleridge (1772-1834), nell’appassionante versione firmata da Beppe Fenoglio (1922-1963). Così ne scrisse Claudio Gorlier: “Lo aveva evidentemente affascinato l’incontro tra elemento realistico ed elemento soprannaturale…Abbandonata la rima, Fenoglio si preoccupò attentamente del ritmo, della coordinazione tra cadenza narrativa e drammatica e fluidità del linguaggio…”. Il capolavoro di S. T. Coleridge, riadattato per l’occasione da Guido Davico Bonino, sarà interpretato dall’attore Oliviero Corbetta. La lettura sarà musicalmente “reinterpretata” dagli Architorti, un quintetto di archi apprezzato per la creatività e l’ingegno nel produrre i più diversi tipi di musica, dalla classica all’etnica, dall’operistica alle musiche per i film.
Oliviero Corbetta, attore e regista, ha legato la sua prestigiosa storia teatrale al Teatro dell’Elfo, al Teatro Stabile di Torino e successivamente alla compagnia Il Gruppo della Rocca.
Ore 22,00 – Cortile dell’ “Osteria Fenoglio