Guida alla sicurezza in montagna
Aprile 13, 2001 in Enogastronomia da Momy
La stagione sciistica è ormai agli sgoccioli, ma gli amici della montagna non si preoccupano eccessivamente. Riposti sci e scarponi, ecco tornare in auge gli scarponcini da trekking. Da domenica prossima, in concomitanza con le vacanze pasquali, i sentieri di montagna ed i rifugi cominceranno a popolarsi di amanti dell’escursionismo. (o di amanti escursionisti?!?! n.d.r.)
Il Piemonte e la Valle d’Aosta offrono agli appassionati del trekking infinite possibilità: quasi 400 tra rifugi e bivacchi sono distribuiti sulle nostre montagne. Paesaggi incantevoli, laghetti in alta quota, marmotte che sbucano dalle tane, camosci e stambecchi che saltano tra le rocce, rododendri fioriti e stelle alpine sono solo alcune delle meraviglie che una più o meno faticosa passeggiata offre ai frequentatori, abituali e non, della montagna.
Troppo spesso purtroppo chi si accinge ad un’escursione non tiene conto dei rischi di fronte ai quali può trovarsi. Questa disinformazione è causa di un numero sempre maggiore di incidenti. Per cercare di limitare questo fenomeno, che presenta un preoccupante trend crescente, la Provincia di Torino ha deciso di realizzare una guida per contribuire ad educare i cittadini ad un corretto approccio alla montagna.
Come sottolineato in precedenza, la mancata conoscenza dei rischi è la prima causa di incidenti; di conseguenza l’informazione e l’educazione sono strumenti fondamentali per la prevenzione. La “Guida alla sicurezza in montagna” riassume i più importanti fattori di rischio e suggerisce i comportamenti da adottare per prevenirli. I consigli sono quelli approvati da tutti gli organismi europei che si occupano di montagna a vario titolo, dalla Spagna alla Norvegia.
Le dieci regole per l’escursionismo
1. Mai soli
Se siete soli vi sono maggiori probabilità che un qualsiasi inconveniente si possa trasformare in un pericolo, anche grave. Dovete poter fare pieno affidamento sui vostri compagni di gita anche nell’emergenza. Valutate ogni volta l’opportunità di far riferimento a guide alpine o a gruppi e scuole del Club Alpino Italiano.
2. In forma
Preparatevi fisicamente per poter sostenere gli sforzi che la montagna richiede e scegliete sempre mete adatte alle vostre possibilità, studiando preventivamente il percorso e tenendo ben presenti i vostri limiti. Sappiate rinunciare. Non c’è da vergognarsi.
3. Occhio al tempo
Prima di partire informatevi sempre sulle previsioni meteorologiche e, durante l’escursione, osservate costantemente lo sviluppo delle condizioni del tempo. In quota le condizioni atmosferiche e la temperatura cambiano repentinamente, nel dubbio tornate indietro.
4. Ben equipaggiati
Anche una breve escursione deve essere fatta con un equipaggiamento adeguato. In particolare scarponcini per evitare distorsioni e scivolate, giacca a vento per il freddo e la pioggia. Preferire colori vistosi tipo rosso o arancione, se vi cercano sarà più facile trovarvi. Lo zaino, un kit di pronto soccorso, un telefono cellulare (anche se in montagna non sempre funziona) e i numeri di telefono dei soccorsi completano I’equipaggiamento minimo.
5. Di buon’ora
L’ora di partenza dipende dal tipo di itinerario che è stato scelto, ma è consigliabile mettersi sempre in marcia di buon’ora. Non dimenticate che in montagna sono frequenti gli addensamenti nuvolosi nelle ore più calde della giornata, così come i temporali. Inoltre, avrete più ore di luce a disposizione.
6. Dare notizie
Lasciate sempre detto dove siete diretti ad amici, familiari, rifugi o luoghi di partenza. In caso di incidente sarà più facile mettersi sulle vostre tracce. Avvisate anche dell’ora prevista per il ritorno.
7. Saper camminare
Camminate lentamente, soprattutto nella prima mezz’ora. I vostri muscoli hanno bisogno di scaldarsi. Abituatevi a mantenere un passo regolare. Il battito cardiaco non dovrebbe mai superare i 130 battiti al minuto. Non fermatevi troppo spesso, ma fate delle pause ogni ora o due, a seconda del vostro allenamento. Approfittatene per mangiare qualcosa. Non abbandonate i sentieri marcati.
8. Alimentazione
Bere abbondantemente, assumendo preferibilmente liquidi ricchi di sali minerali è indispensabile per la riuscita di ogni tipo di escursione. L’uso di bevande alcoliche durante il percorso è invece sconsigliato. I cibi devono essere energetici e leggeri.
9. Acclimatarsi
Se il vostro itinerario si sviluppa oltre i 2.000 metri sul livello del mare, prendetevi il tempo necessario per acclimatarvi. Solitamente, al di sotto dei 3.000 metri di dislivello, le persone sane non avvertono disturbi legati al “mal di montagna”. Prestate comunque attenzione ai sintomi premonitori (soprattutto mal di testa, nausea, colpi di tosse, insonnia).
10. Pericoli frequenti
Tra i pericoli più frequenti la caduta di pietre e i fulmini. Evitate o attraversate velocemente zone sovrastate da rocce e pietraie. In caso di caduta di pietre usate lo zaino per ripararvi il capo. In caso di temporale liberarsi di tutti gli oggetti metallici, allontanarsi da alberi e pareti verticali bagnate, cercare un riparo se possibile col terreno asciutto.
di Monica Mautino