Venerdì 9 aprile l’HMA ha organizzato una entusiasmante serata animata dall’Orchestra di Ritmi Moderni Arturo Piazza. Ma chi è quest’Orchestra e quali sono le sue misteriose origini?

Parlare dell’ORMAP, in realtà, significa parlare di un delirante progetto, scaturito dalla perversa intuizione di due menti criminali quali Federico Bianco e Fabrizio Gargarone. Il piano prevedeva una geniale rapina in un prestigioso Hotel di Nizza, durante la quale una squadra di noti scassinatori si sarebbe dovuta intrufolare nel caveau, travestita da camerieri.

Un’incredibile combinazione di contrattempi, disorganizzazione e incompetenza, costringeva i ragazzi della banda, inseguiti dai gendarmi, a ripiegare e a nascondersi nella Dance Room dell’Hotel, spacciandosi per l’Orchestra da Ballo.

Il resto è noto: l’inspiegabile successo, la fama internazionale, la scalata nelle classifiche discografiche, le serate in tutti gli otto continenti.

Oggi il resto di quella squinternata squadra di scassinatori costituiscono l’ossatura di una super Orchestra, in grado di soddisfare le esigenze di chiunque voglia organizzare una festa, con il suo ineguagliabile contributo di allegria, energia, divertimento, voglia di amarsi, entusiasmo e un altissimo apporto calorico!

Gruppo musicale torinese, in attività da un anno e mezzo, di cui fanno parte, tra gli altri, Federico Bianco (voce solista; attore e comico, conduttore e autore di Caterpillar/RadiodueRai), Corrado Carossa (Dr. Livingstone) – (Vito Miccolis quando non è impegnato con i Tribà): tutti sono peraltro musicisti professionisti. Hanno un repertorio (continuamente aggiornato) di brani reinterpretati che vanno da Jannacci a Gaber, a Buscaglione ecc… ed uno spettacolo di sicuro intrattenimento grazie sia all’esecuzione di brani accattivanti da parte di una vera band (voce, 2 chitarre, basso, batteria, tastiere, tromba, trombone, sax) che al colore “cabarettistico”.

ORCHESTRA DI RITMI MODERNI ARTURO PIAZZA

venerdì 9 aprile 2004

ore 22.00, ingresso 6 euro

HIROSHIMA MON AMOUR – via bossoli 83, Torino

di Cinzia Modena