Holdenlab, portale per la letteratura
Febbraio 28, 2001 in Libri da Stefano Mola
Se la letteratura è non soltanto un fiume di parole (a proposito, se qualcuno ha notizie dei Jalisse saremmo curiosi di ospitarli su queste pagine), ma piuttosto un mare… Mare dove limitarsi a viaggiare solo in superficie, la faccia sotto il sole, pensieri leggeri e ignari sopra chissà quali mostri incombenti nel fondo, una sedia a sdraio sopra il ponte, chiacchiere e futilità (e l’iceberg prima o poi arriva)… oppure scegliere l’immersione, blu nel blu, silenzio e respiro dalle bombole, sospendersi a una profondità qualunque e dimenticare il sopra il sotto e il suolo oppure puntare decisi verso il fondo, luccichio di bauli e galeoni dimenticati… e poi isole, isole dove nascondersi e inventare un mondo perché un uomo da solo su un’isola per definizione non può essere pazzo… salpare con la rotta tutta da inventare e un foglio bianco in fondo è grande come un mare, oppure… oppure
Insomma, ci siamo lasciati un attimo andare. Ma il mare (Oceano mare?) è proprio la metafora usata dal portale per la letteratura www.holdenlab.it.
Holdenlab, estensione in rete della Scuola Holden di Torino (sì, quella fondata da Alessandro Baricco), offre appunto isole (argomenti sviluppati come ipertesti), boe (esplorazioni a tutto campo attraverso cinema, musica e letteratura di parole-chiave, quali “lentezza”), ancore (approfondimenti su singole opere), bussole (bibliografie sulla narrazione), oppure “al largo” (vita e parole degli autori, racconti degli esordi, dei rituali di scrittura). Ovviamente, ci sono anche i capitani coraggiosi (trovate in questa sezione esempi di editing).
È possibile registrarsi ricevendo una newsletter che informa sugli aggiornamenti dei contenuti, e si può anche partecipare a forum di discussione. Noi ci siamo registrati, e abbiamo ricevuto nel giro di un mese tre aggiornamenti.
Poi ci sono le immersioni: ovvero i corsi (perché la scuola Holden è, appunto, una scuola), all’insegna della molteplicità degli stimoli e del contatto con chi il raccontare (nelle sue molteplici forme) lo fa di mestiere. Corsi on-line: ci si registra, si ha diritto ad accedere ai moduli (dal 5 febbraio sono disponibili i moduli “personaggio” e “autobiografia”), ad avere tutorato via e-mail e chat. L’obiettivo dichiarato è far scrivere, ma soprattutto far acquisire consapevolezza, sviluppare un “orecchio” per la narrazione.
Il qui presente fermento lattico non ha idea di come siano i corsi online, ma a suo tempo è stato uno dei primi frequentatori dei corsi Holden non virtuali. Be’, se siete interessati a sapere che cosa ne pensava, potete cliccare qui.
di Stefano Mola