I quadri del Re alla Reggia di Venaria

Luglio 4, 2012 in Arte, Net Journal, Primo Piano da Barbara Novarese

Fonte: Consorzio La Venaria Reale

Collocata tra sogno e realtà, tra passato e presente in una sorta di spazio senza tempo, la Reggia di Venaria si erge tutto il suo splendore a ricordarci la festa più sfarzosa e la desolazione del giorno successivo. Luminosa e splendente, costruita per essere regale, affascinante anche adesso che si presenta nuda, senza i suoi passati orpelli.

In questo contesto d’eccezione, fino al 09 Settembre sarà aperta al pubblico una parte della mostra “I quadri del Re”, una magnifica esposizione pensata per essere distribuita in due parti: Le raccolte del Principe Eugenio alla Reggia di Venaria e Le grandi opere d’arte della Galleria Sabauda allestita nella Manica Nuova del Palazzo Reale di Torino. Le impareggiabili sale della Reggia, fanno da sfondo ad una selezione di quadri della sontuosa collezione che il Principe Eugenio Francesco di Savoia (Parigi,18 ottobre 1663 – Vienna, 21 aprile 1736) utilizzò per adornare le sue dimore Viennesi, il Palazzo di Città ed il Belvedere. Costituita, in particolare, da opere fiamminghe ed olandesi e da celebri artisti come Reni, Van Dyck, Brueghel, la collezione conta 130 quadri che si dispongono a concepire un percorso artistico nelle Sale delle Arti, accompagnando il percorso di visita della Reggia stessa. Tutte le opere qui esposte rientreranno definitivamente alla nuova Galleria Sabauda, nella Manica Nuova di Palazzo Reale a Torino pertanto Mostra e Palazzo rappresentano un’occasione unica nel suo genere per rivivere la “Quadreria della Reggia”.

La prima sezione è dedicata al principe Eugenio che trova il suo incipit nel ritratto equestre di Van Schuppen ad introdurne personalità ed attitudini. Il Principe Eugenio Francesco di Savoia fu, infatti, un grande personaggio del settecento Europeo, non solo condottiero ma uomo politico e stratega con spiccata predilezione per l’arte e per la lettura, appassionato collezionista di libri e quadri come le opere esposte evidenziano. Armi, arazzi, porcellane e oggetti anch’essi pervenuti a Torino nel Settecento raccontano di un’epoca alla ricerca di scenografie geometriche e razionali. La mostra è incrementata da alcuni altri quadri provenienti da importanti collezioni di personaggi di spicco della corte sabauda, residenti nella Parigi dell’epoca individuando un elemento di confronto per analizzare in modo approfondito le tendenze dei collezionisti nell’Europa del primo Settecento: Jeanne Baptiste d’Albert de Luynes, contessa di Verrua (1670-1736), la seducente amante di Vittorio Amedeo II “regina” indiscussa dei “salotti culturali” parigini e Vittorio Amedeo di Carignano (1690-1741), genero della contessa di Verrua e generale delle

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armate di Francia.

Per informazioni sulla mostra:
www.lavenaria.com