Accendi la radio, e senti il dj del momento che dice “A me non piace il Rock”. Vai sui siti americani in cerca di un buon prezzo per un CD, e trovi la voce “Classic Rock”. Classic ?? Ma come, “classic”? Ma non era una musica di ribellione?

Il Rock è morto. Accendi MTV e trovi solo gruppi che “schitarrano” e urlacchiano, mischiando sonorità hip hop, chitarre e coretti da stadio. Il rock è morto!

Questo mi urla nelle orecchie il mio fratello più giovane, a mò di sfottò.

Ah sì? E’ morto? E allora i Sophia dove li mettiamo? Non sai chi sono? Beh, questo è un problema tuo!!

I Sophia sono ormai arrivati al quarto album. Sono passati ben cinque anni dal loro precedente lavoro in studio, e il loro Robin Proper-Sheppard ha dimostrato di sapere come incanalare le sue diverse anime, attraverso i lavori pubblicati con i “The God Machine” e con i “May Queens”.

Ma il suo lato più intimista, crepuscolare, e più adulto – bleah! Che brutto termine…- lo riserva ai lavori pubblicati con i Sophia. “People are like seasons” è uscito su CitySlang/Virgin all’inizio del 2004, e non ha faticato a conquistarsi uno spazio all’interno del circuito “Indie”. Se vi piace la definizione di “Post-desert-rock” (SIC!), se avete amato i Mogway e magari i Giant Sand, se ancora amate le ballate elettro-acustiche intrise di malinconia, se non vi vergognate di avere oltre 20 CD di Neil Young, se non vi fate spaventare dall’improvvisa irruzione dei pezzi più duri (“Darkness”), se sapete cogliere la differenza tra malinconia e tristezza… martedì spegnete quel ca@@o di televisore, uscite da quella ca@@o di casa, fiondatevi all’Hiroshima Mon Amour, e godetevi il concerto dei Sophia. Perché chi vi dice che il rock è morto, semplicemente non sa di cosa parla…

Sophia in concerto

Martedì 27 Aprile 2004,

Hiroshima Mon Amour, Via Bossoli 83, ore 22

Ingresso 10 Euro

…poi non dite che non vi abbiamo avvertito!

di Mario Bertola