Il dipinto recita fiabe e danze
Febbraio 25, 2002 in Arte da Sonia Gallesio
Fino al 28 febbraio 2002, i lavori di Mirella Ribaudo saranno esposti al Cinema-Teatro Fregoli in Torino. Le opere presentateci sono state realizzate con la medesima tecnica ma appartengono a due cicli tematici differenti: la dimensione seduttiva del ballo ed il mondo della fiaba rivisitato in chiave contemporanea, ironica e psicanalitica.
Dopo una prima analisi, un preciso aspetto sembra accomunare la totalità delle opere: si tratta di un’espressività che buca l’aria, come se le creazioni della Ribaudo, per volontà propria, si trasformassero in istanti tridimensionali fatti di carne e colore vibrante. I suoi dipinti su lastre di plexiglas diventano sculture guizzanti, corpi dai nervi tesi d’aspettativa.
La concretezza talvolta prorompente degli inserti applicati riporta a emozioni forti, ad un fare comunicativo destabilizzante, ad un’espressività temeraria. Le opere esposte rappresentano spaccati intensi, fermi immagine di colore e materia che catturano istanti magici, di una sensualità quasi irrequieta.
L’idea ispiratrice, maliziosa ed intraprendente, vibra e si protrae verso l’esterno occupando lo spazio con orgogliosa enfasi: la tridimensionalità delle opere della Ribaudo è atipica e vivace, curata in ogni dettaglio. Ogni singolo particolare rivela un’intuizione geniale ed allegra, una pulsione frizzante, una naturale propensione alla sperimentazione e al gioco, magicamente allusivo. Così, un pizzo scende – delicato ed aggressivo al tempo stesso – per sottolineare la trepidante tensione di un muscolo, una pietra diventa una seducente rotula maschile ed una conchiglia si posa leggera per evidenziare un lobo o primeggiare su un seno teso.
Per Mirella Ribaudo il ballo non è semplice esercizio, affinamento di una tecnica e neppure esclusivamente diletto: la danza è arte, comunicazione, teatralità. I balli diventano rito di seduzione, comunione, intimo incontro, consapevole espressione di desiderio. Per l’artista, l’impiego dei materiali non sarà mai casuale bensì frutto di attento studio e analisi: i collages sono stati eseguiti, infatti, tenendo conto delle attitudini e delle caratteristiche diverse dei due mondi, quello maschile e quello femminile, in modo da esaltarne le differenze.
Pietre e metalli esprimono dell’uomo forza, compostezza ma anche una certa staticità, mentre pizzi, ombretto per occhi e strisce di collant svelano la volontà ammaliatrice della donna. Al Fregoli, e lo si scopre con immenso piacere, l’organizzazione dello spazio, le luci e la disposizione delle opere sembrano favorire il pieno apprezzamento delle stesse: un’occasione perfetta per approfondire il percorso di un’artista che difficilmente potrà passare inosservata.
Mirella Ribaudo
Teatro Fregoli
Piazza S. Giulia, 2 bis- Torino
Orario: dalle 16.00 sino alla chiusura del teatro.
Per informazioni: 0118179373
di Sonia Gallesio