Il gusto amaro del Benessere

Novembre 11, 2004 in Spettacoli da Stefania Martini

Il BenessereA quarantacinque anni dalla prima (avvenuta al Teatro Valle di Roma, il 7 marzo 1959, con la regia di Luigi Squarzina), il Teatro Stabile di Torino presenta lo spettacolo Il Benessere di Franco Brusati, regista, scrittore e sceneggiatore milanese, scomparso nel 1993 e autore, tra l’altro, di alcuni film indimenticabili come Pane e cioccolata, del 1973, con Nino Manfredi.

Il Benessere rappresentò il debutto come drammaturgo di Brusati, autore sempre attento alle evoluzioni ed involuzioni della società italiana, di quella borghesia fotografata nel momento di massimo apice, finalmente libera di godere del proprio “benessere” dopo gli orrori della guerra e già sull’orlo di una irreversibile crisi morale e fu accolto da grande successo di pubblico e critica.

Maestro di dialoghi divertenti e feroci, al tempo stesso brillante e cupamente disperato, Brusati scandagliava inesorabilmente l’abisso della famiglia e della coppia, intuendo – dietro l’apparente “benessere” del boom economico – lo sfaldarsi morale, pubblico e privato, di una società allo sbando.

E proprio queste caratteristiche sono quelle che hanno spinto il regista Mauro Avogadro a riproporre la commedia sul palcoscenico del Teatro Carignano.

Leggendo il testo, si scopre che Franco Brusati riesce a raccontare molto del mondo di oggi. Nell’allestimento che ho realizzato non cerco “attualizzazioni”: quel che è impressionate, invece, è proprio come emerga, dall’opera, una “natura” tutta italiana assolutamente inalterata. Un modo di essere italiani, allora come ora.

Con Il Benessere ci troviamo di fronte ad un mondo che è uguale a se stesso, al punto tale che suonano ancora vivissime quelle battute tipiche di persone che vivono totalmente assenti rispetto alla società. Sono degli indifferenti, uomini e donne che non vogliono essere inseriti nella realtà, disinteressati alle questioni politiche ed economiche…

Ecco, questa credo sia una caratteristica piuttosto diffusa ancora oggi nel nostro Paese. Ed è di questa umanità “all’italiana” che racconta Brusati. E lo fa mascherando la sua acuta analisi dietro un’apparente leggerezza.

Nel Benessere si avverte l’eco di quanto proponeva il teatro europeo di quegli anni: nel 1958 vanno in scena Il compleanno di Pinter, e L’ultimo nastro di Krapp di Beckett; nel ’59 sarà la volta dei Sequestrati di Altona di Sartre e, l’anno seguente, Eduardo mette in scena Sabato, domenica e lunedì.

Il malessere di un mondo, di una società ostentatamente felice ma incrinata nei propri capisaldi – la famiglia e la nazione -, fa esplodere le contraddizioni dell’uomo. Non resta che parlare, o gridare, per affermare la propria esistenza: fino alla morte.

La commedia è interpretata da Elisabetta Pozzi, Graziano Piazza, Anita Bartolucci, Antonio Zanoletti, Martino D’Amico.

Completano il cast otto giovani attori che fanno parte della Compagnia del TST. Fra questi, Francesca Bracchino, che, per questa interpretazione, ha ricevuto al Premio Eleonora Duse di Milano la “Menzione d’onore quale migliore attrice emergente”.

Il Benessere

Dal 9 al 21 novembre 2004.

Teatro Carignano di Torino.

Orari: dal martedì al sabato, ore 20.45. Domenica, ore 15.30. Lunedì riposo

Biglietteria TST, via Roma 49, telefono 011 5176246.

www.teatrostabiletorino.it

di Stefania Martini