Il maestro di Garamond
Aprile 13, 2011 in Libri da Stefano Mola
Titolo: | Il maestro di Garamond |
Autore: | Anna Cuneo |
Casa editrice: | Sironi |
Prezzo: | € 19,90 |
Pagine: | 480 |
Se la vostra passione per i libri va oltre il testo e comprendere anche l’oggetto, farete certo attenzione alla copertina ma non solo. Quasi certamente il vostro occhio cercherà la grazia, non nel senso religioso ma in quello tipografico del termine. Oppure ne noterà l’assenza, senza che questo sia per forza qualcosa di negativo. In altre parole, anche il font con cui il libro è stampato vi darà un’emozione.
Se così è, quasi certamente Garamond non sarà per voi solo un cognome, ma evocherà uno dei font più importanti ed eleganti. E altrettanto probabilmente, anche senza null’altra notizia, proverete curiosità sapendo che esiste un libro intitolato Il maestro di Garamond.
La voce narrante scelta da Anna Cuneo è quella di Claude Garamond, che ha dato il nome al carattere, ma il personaggio principale della storia è il suo maestro, Antoine Augereau, editore umanista e genio della tipografia, che secondo l’autrice sarebbe il vero autore del carattere successivamente attribuito all’allievo (molto apprezzabile in merito la ricca appendice in cui Anna Cuneo dà conto delle sue ricerche). Augerau venne giustiziato come eretico il 24 dicembre 1534, poiché accusato di essere l’autore dei manifesti contro la messa cattolica affissi in tutta Parigi.
Il romanzo ci racconta così non solo un’avventura tipografica, ma ci porta nel pieno di un dibattito culturale, politico e religioso. Sono gli anni in cui si diffondono le tesi di Lutero, della politica ondivaga di Francesco I, della vicenda culturale e religiosa della sorella Margherita di Navarra. Augerau e Garamond incontrano tra gli altri Manuzio, Erasmo, Rabelais, Calvino.
La diffusione della stampa e la volontà di tradurre i testi sacri in volgare mettono in pericolo il monopolio della gerarchia cattolica, qui rappresentata dalla facoltà di teologia della Sorbona, e in particolare dal temibile censore Noël Beda. La scelta di un carattere non è quindi meramente tecnica:
Non dimenticate figlioli. Il modo in cui le Scritture saranno stampate sulla carta, il fatto che siano ben leggibili, sarà vitale quanto la purezza stessa del testo
Garamond e soprattutto Augerau diventano così emblemi di un pensiero umanista che lotta contro il fanatismo, di un pensiero aperto che aspira alla libera e universale trasmissione del sapere:
Rifuggo i fanatici che, non so perché, finiscono sempre per avere il mondo in pugno. Sono pochi esaltati che si sentono autorizzati ad agire nel nostro nome senza chiederci il consenso, per poi abbandonarci nel sangue nel sangue e tra le ceneri che hanno sparso dietro di sé. Quelli che pagano, la maggior parte di loro, non sono responsabili, non sapevano niente di quanto stava accadendo.
Ammirevole è l’abilità dell’autrice nel ricreare un tempo e un’atmosfera fin nei minimi dettagli, così come la sua capacità di affiancare a personaggi storicamente documentati altri di pura invenzione. Uno su tutti il saltimbanco Odino, che diverrà guardia del corpo e, nell’immaginazione dell’autrice, ispiratore dei giganti rabelaisiani.
Un’ultima nota: il libro stesso è stampato in carattere Garamond.
Consiglio di ascoltare questa bella intervista che l’autrice ha rilasciato alla Radio della Svizzera Italiana.
Anna Cuneo è nata a Parigi da immigrati italiani, ha studiato a Milano, Firenze, Losanna e Plymouth, Anna Cuneo, figlia di emigrati italiani, è nata a Parigi, ha studiato a Milano, Firenze, Losanna e Plymouth, vive in Svizzera tra Ginevra e Zurigo. Laureata in lettere moderne è stata insegnante, giornalista, regista per la radio, il teatro, il cinema e la televisione. Ha scritto nel 1967 Gravé au diamant, il primo romanzo. Dopo una prima fase di racconti più legati alla propria biografia, l’autrice si è dedicata ai romanzi storici, con grande gusto e cura per la ricostruzione di personaggi, ambienti e vicende meno noti ma di grandissimo fascino. Accanto a Il maestro di Garamond (edizione originale, 2002) ricordiamo il suo pluripremiato romanzo Le trajet d’un rivière (Il corso del fiume, in uscita prossimamente per Sironi). Le sue opere sono pubblicate in Svizzera, Francia, Germania, Olanda e altrove e hanno meritato negli anni numerosi premi letterari. Nel luglio 2010, Anna Cuneo ha ricevuto l’onorificenza francese di Chevalier des Arts et des Lettres.
di Stefano Mola