Il Mercante di Venezia
Marzo 12, 2008 in Spettacoli da Gabriella Grea
“Più volte recitato dalla Compagnia del Lord Ciambellano” già nell’anno dell’esordio il 1600.
Il Mercante si annovera tra le commedie shakespeariane più popolari e rappresentate, sebbene
l’atteggiamento degli interpreti di fronte al testo sia mutato a seconda delle epoche, oscillando
tra una caratterizzazione comica ed una addirittura tragica.
Rimarrà esemplare e frequentemente ripresa l’interpretazione di Edmund Kean, attore inglese
ottocentesco, che ha saputo coniugare le intonazioni tragica e farsesca.
Purtroppo non sempre riusciti sono stati gli allestimenti e le ambientazioni più inclini al gusto
del regista che al rispetto scrupoloso del testo.
Flaiano nel 1965 commenta desolato sull’Europeo: “Ahinoi, non ci sarà mai dato di sentire
Shakespeare, ogni regista anteporrà volentieri il suo spettacolo al testo, resteremo scossi dalla
ricchezza delle scene e dei costumi, assisteremo ad uno spiegamento di forze”, ben lontane dai
propositi originali della pièce teatrale.
Massimiliano Civica avrebbe stupito Flaiano, ha messo in scena uno spettacolo spoglio,
essenziale. Solo 4 attori in scena, con 4 sedie, in uno spazio vuoto. Nessuna concessione ad
orpelli e passamanerie elaborate. Perché il mistero della vita, l’enigma della commedia, va
contemplato, ogni tentativo di spiegazione ne riduce la potenza, l’intensità delle emozioni
potenzialmente evocabili.
Il regista sottolinea in questo modo l’impegno costante del drammaturgo nell’approfondire la
coloritura interiore dei vari personaggi, la loro dinamicità psicologica, a testimonianza della
complessità della natura umana.
Shakespeare ha voluto fondere insieme mondi diversi; tale diversità è sottolineata dalla
discontinuità delle atmosfere, dei toni e dei registri linguistici, per dare vita ad una serie di
contrasti, in perfetta sintonia con le contraddizioni emotive dei diversi personaggi.
Il drammaturgo si è notoriamente allontanato dalla novellistica italiana da cui ha tratto il
canovaccio della commedia, così come il giovane regista Civica si è distaccato dai suoi illustri
predecessori italiani, Strehler, Zeffirelli, Giannini e Ronconi. Siamo pronti a contemplare ed
applaudire il coraggio dell’anticonformismo, mettendo “il nostro tempo libero a servizio del
vostro” (Solarino, atto I, scena I).
Il Mercante di Venezia
di William Shakespeare
Regia Massimiliano Civica
Fondazione Teatro Due di Parma
Compagnia Civica, Borgogni, De Summa, Feliziani, Romagnoli
Stagione Fondazione TST
Teatro Gobetti
Da lunedì 10 marzo a domenica 16 marzo
Feriali 20:45
Domenica 15:30
di Gabriella Grea