Il mistero dei templari
Dicembre 27, 2004 in Cinema da Barbara Novarese
Titolo: | Il mistero dei templari |
Regia: | Jon Turteltaub |
Con: | Nicolas Cage, Harvey Keitel, Jon Voight, Diane Kruger, Sean Bean |
Girato: | U.S.A. 2004 |
Se vi intrigano i film d’avventura, non potete perdere l’ultima pellicola di Jerry Bruckheimer, il produttore de “La maledizione della prima luna” e di “King Arthur”. Una miscela di movimento, comicità e suspense che pare emulare il mito di Indiana Jones ma con un interprete dai requisiti diametralmente opposti.
L’avventuriero, Benjamin Franklin Gates (Nicolas Cage), con tratti più umani che eroici, è il protagonista di una coinvolgente caccia al tesoro abilmente progettata per colpire l’immaginario collettivo. Questa volta, sul palcoscenico cinematografico, non recita un archeologo spericolato, piuttosto un uomo di indiscussa cultura con un passato problematico ed un cognome di scomoda reputazione.
Ben dedica la sua esistenza alla ricerca del Tesoro dei Cavalieri Templari, più per passione che per eredità famigliare ma, a causa della sua eccessiva ingenuità, è costretto a trasformarsi in un Arsenio Lupin del ventesimo secolo. Deve impedire che il suo crudele avversario (Sean Bean) possa precederlo in un furto dalle conseguenze irreparabili… e sì, questa è la parte più improbabile ma certamente più irresistibile: la mappa del tesoro è disegnata con inchiostro simpatico, niente meno che dietro alla Dichiarazione D’Indipendenza!
Così da Indiana Jones si passa a Mission Impossible.
Il film non annoia nè tradisce le attese dello spettatore. Senza forzature, viene rapito in un volo pindarico in una realtà che tutti, almeno una volta, abbiamo sognato.
Per convenzione, non può mancare una presenza femminile… dunque, l’affascinante e risoluta Abigail (Diane Krugher), prende posto accanto a Ben per aiutarlo a trafugare e salvaguardare il documento più sacro d’America.
Il segreto del suo successo? La Dichiarazione d’Indipendenza e il mito dei Templari. Il primo coinvolge lo spirito nazionalista del popolo Americano; il secondo riporta alla memoria un antico ordine di cavalieri che da sempre ha affascinato storici, ricercatori e curiosi poichè contiene misticismo, massoneria e …Santo Graal… un po’ in stile “Codice da Vinci”.
di Barbara Novarese