Il Padre
Novembre 13, 2006 in Spettacoli da Redazione
Martedì 14 novembre 2006, alle ore 20.45, debutterà al Teatro Carignano di Torino lo spettacolo “Il Padre” di August Strindberg, nella traduzione di Luciano Codignola e diretto da Massimo Castri. In scena Umberto Orsini (Il Capitano di cavalleria), Manuela Mandracchia (Laura, sua moglie), Corinne Castelli (Berta, loro figlia), Roberto Valerio (Il Dottor Östermark), Alarico Salaroli (Il pastore), Gianna Giachetti (La balia), Roberto Salemi (Nöjd).
Quando, nel 1887, appena terminata la scrittura de Il padre, August Strindberg inviò due copie del manoscritto a Émile Zola e a Friedrich Nietzsche, le reazioni furono decisamente contrastanti. Per il padre del naturalismo l’opera, che gli era stata presentata come un esempio della “formule expérimentale”, era in realtà “alquanto astratta”. Il filosofo tedesco, invece, non senza una vena ironica nei confronti del romanziere francese, definiva Il padre come “un capolavoro di dura psicologia”.
Massimo Castri, dopo le indagini critiche sulla drammaturgia pirandelliana e ibseniana, sceglie di mettere in scena il malato salotto borghese dello scrittore svedese: accentuando la violenza del rapporto tra i sessi, la contrapposizione tra universo maschile e femminile, la decadenza psicologica e morale dell’uomo che, incapace di essere padre, non può che tornare ad essere figlio.
«Il padre – afferma il regista in un’intervista con Roberto Alonge – resta un documento importante della nevrosi maschile di fine secolo, anticipa certe tematiche freudiane, ma non è un testo poetico. È la fine secolo, la fine dell’Ottocento. L’imperialismo, il militarismo, il Superuomo, Nietzsche; e poi questo terrore del maschio di non essere nulla. Si passa da Nietzsche a una misoginia maschilista da caserma».
«Che cos’è Il padre? – si chiede Franco Cordelli sul Corriere della Sera – Si potrebbe definire il dramma di un conflitto coniugale. Ma in tanti altri modi. Storia di una battaglia, o meglio d’una guerra (tra due persone, tra i sessi). Storia di una congiura. Storia di una sconfitta. Storia di una regressione. Storia di un procedimento mimetico. Storia di una interrogazione filosofico-religiosa e, dunque, non più una storia ma un’allegoria».
Umberto Orsini e Massimo Castri si incontrano per la prima volta sulla scena, nel nome del grande drammaturgo svedese August Strindberg. Maria Grazia Gregori ha scritto su L’Unità: «il protagonista di Il padre trova in un bravissimo Umberto Orsini un interprete di rara forza espressiva: dopo l’amore iniziale, ha nella moglie Laura (la sensibile Manuela Mandracchia) il suo maggiore nemico a causa dello scontro su chi debba occuparsi dell’educazione dell’unica figlia. Condannati alla più cupa incomunicabilità i due coniugi non si risparmiano colpi per affermare il proprio potere, in una vera mattanza sentimentale: alla fine sarà lei a vincere e lui impazzirà, chiuso dentro una camicia di forza che assomiglia tanto alle fasce della sua infanzia».
IL PADRE
TEATRO CARIGNANO
dal 14 al 19 novembre 2006
Di August Strindberg
traduzione di Luciano Codignola
con (in ordine di locandina) Umberto Orsini, Manuela Mandracchia,
Corinne Castelli, Roberto Valerio, Alarico Salaroli,
Gianna Giachetti, Roberto Salemi
regia Massimo Castri
scene e costumi Maurizio Balò
luci Gigi Saccomandi
suono Franco Visioli
BIGLIETTERIA
Biglietti: Intero € 24,00
Recite: da martedì 14 a domenica 19 novembre 2006
Orari: dal martedì al sabato, ore 20.45. Domenica, ore 15.30
Per informazioni Biglietteria TST, tel. 011 5176246
Numero verde 800 235 333 – Info 24 ore su 24 tel. 011 5169490
Sito internet www.teatrostabiletorino.it – [email protected]
di Redazione