Il raduno degli Alpini torna a Cuneo
Maggio 11, 2007 in Attualità da Redazione
A Cuneo tutto è pronto per il grande evento, tre giorni (11-13 maggio 2007) dedicati al corpo militare più amato d’Italia e sicuramente più conosciuto nel Piemonte: l’80° adunata nazionale degli Alpini.
Venerdì sarà il giorno preparatorio e degli arrivi, dei partecipanti e della bandiera di guerra, con la deposizione delle corone e gli onori ai Labari.
Sabato, il lancio dei paracadutisti sarà seguito dalla S. Messa in suffragio di tutti i Caduti celebrata dal Vescovo di Cuneo e concelebrata dai Cappellani militari alpini presenti. Ci sarà poi il saluto del Sindaco e del presidente Nazionale A.N.A. Associazione Nazionale Alpini) a tutte le Autorità del consiglio direttivo e ai presidenti delle Sezioni A.N.A.
Domenica il clou, e sarà la Bandiera di Guerra del 2° Reggimento Alpini, comandato dal colonnello Mario Giacobbi, ad aprire la sfilata dell’80ª Adunata Nazionale di Cuneo, il 13 maggio prossimo. Essa sarà scortata da due compagnie e preceduta dalla Fanfara della Brigata Taurinense.
La storia del 2° Reggimento Alpini, fondamentale unità di fanteria leggera dell’Esercito, inizia il 15 ottobre 1882 a Bra, con i battaglioni Valle Pesio, Col di Lana e Valle Schio. Nel 1895-96 partecipa, con alcune sue compagnie di formazione, alla guerra d’Africa. Nel 1909 assume un ordinamento definitivo e viene trasferito da Bra a Cuneo, dove i suoi battaglioni assumono il nome delle città da cui proviene la maggior parte del personale reclutato (Borgo San Dalmazzo, Dronero e Saluzzo). È al fronte nella guerra di Libia, nel primo conflitto mondiale e durante le operazioni in Africa Orientale. Nella Seconda Guerra Mondiale, prima è presente sul fronte occidentale e poi in Albania, mentre nel ’42, con la Divisione Cuneense, viene schierato sul fronte russo. Nel lungo inverno del ’42-’43, la grande offensiva nemica annienta il corpo d’armata alpino, i cui reparti del 2° Reggimento si distinguono a Novo Kalitwa e a Rossosch. Nel gennaio ’43 inizia il tragico ripiegamento in conseguenza dell’attacco russo: le unità del 2° Reggimento si distinguono ancora ad Annowka, Popowka e nello scontro a Novo Postojalowka. Nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, per ordine dell’allora comandante Scrimin, avviene la distruzione della Bandiera di Guerra del 2° Reggimento Alpini, per evitare che cada nelle mani nemiche. La Divisione Cuneense è tragicamente decimata. Il 10 maggio 1943, con i reduci della Russia e con il 104° Reggimento Alpini, viene ricostituito il Reggimento, che però avrà vita breve. Ricostituito ancora una volta nel 1963 e sciolto nuovamente nel ’74, il Reggimento rinasce il 29 agosto 1992, con sede presso la caserma “I. Vian” di San Rocco Castagnaretta, a Cuneo.
Il Reggimento ha partecipato a numerose missioni di pace, guadagnandosi la stima delle unità degli altri Paesi della forza multinazionale. Ha pagato un pesante tributo alla pace, con la morte di cinque suoi alpini, uccisi in attentati in Afghanistan: il tenente Manuel Fiorito, il maresciallo Luca Polsinelli, il caporale maggiore scelto Giuseppe Orlando, i due caporal maggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella.
Ma l’Adunata, oltre al protocollo ufficiale, è soprattutto un’occasione per stare insieme, per divertirsi, bere in compagnia una buona bottiglia di vino, rievocare i vecchi tempi con gli amici e i compagni di naja… Insomma, una festa vera, sana, secondo i canoni più genuini dei nostri (ex) valorosi soldati con la penna.
Ed allora, nel clima di festa, non possono mancare i concerti. In due giorni ce ne saranno ben 126, con cori, bande e fanfare.
Dalle ore 17 di venerdì 11 alle 23 di sabato 12 maggio le chiese, i teatri, le piazze e le strade della provincia di Cuneo – ma soprattutto del capoluogo – faranno da palcoscenico ai 92 cori alpini e alle 36 bande e fanfare partecipanti all’Adunata provenienti da tutta Italia che si esibiranno quasi ininterrottamente per due giorni, dando vita a 126 concerti (stabili, volanti e itineranti) differenti. La rassegna musicale avrà il suo gran finale sabato 12 maggio alle ore 23 in piazza Galimberti a Cuneo, quando i componenti di tutti i gruppi si uniranno a formare un unico coro (circa 2000 persone) per eseguire, sotto la direzione di don Ezio Mandrile, “Signore delle cime”, in onore dei caduti di tutte le guerre.
“Si è trattato di un lavoro organizzativo enorme – spiegano Antonio Buccolo, Guido Palladino e Ugo Armani -, reso possibile soprattutto dalla disponibilità del vescovo della Diocesi di Cuneo Mons. Giuseppe Cavallotto, degli Uffici Liturgico, Musica Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Cuneo, dei parroci e del direttore dell’Istituto diocesano di Musica Sacra, don Ezio Mandrile. Infatti, sappiamo bene che le chiese sono dei luoghi sacri e come tali vanno rispettati in tutti i modi. Per questo i 98 diversi brani che verranno eseguiti nei vari concerti, pur non essendo canti liturgici, sono stati accettati solo in via eccezionale per il grande evento dell’Adunata, in quanto capaci di esaltare valori quali l’altruismo, il bene comune, la difesa della dignità umana, il sacrificio degli Alpini in tutte le guerre, l’amore per la natura, per gli altri, per la famiglia”.
Per quanto riguarda il capoluogo, i concerti si svolgeranno in Cattedrale, nelle chiese di Sant’Ambrogio, Santa Chiara, San Paolo, San Giovanni Bosco, Cuore Immacolato, Annunziata, Santa Croce, Santa Maria, San Pio X, San Rocco Castagnaretta, nel santuario di Madonna degli Angeli, in piazza Galimberti, al teatro Toselli, al Palazzetto dello Sport, nelle scuole, nel piazzale della Coldiretti, e nel teatro delle Giuseppine. Fuori città cori e fanfare si esibiranno a San Damiano Macra, Piobesi d’Alba, Corneliano, Ceva, Limone Piemonte, Busca, Savigliano, Fossano, Peveragno, Vernante, Narzole, Boves, Cavallermaggiore, Mondovì, Carignano, Borgo San Dalmazzo e Confreria.
di P. Arissone