Il sapore della polvere di Cuba
Luglio 24, 2005 in Libri da Redazione
Titolo: | Vita da Jinetera |
Autore: | Alejandro Torreguitart Ruiz |
Casa editrice: | Il foglio |
Prezzo: | € 10.00 |
Pagine: | 150 |
Per raccontare Cuba, bisogna partire dalla polvere, dal colore delle strade, dai corpi sudati, di color legno di ciliegio. Vita da Jinetera, l’ultimo romanzo di Alejandro Torreguitart Ruiz, parte dal basso, strofina tra le dita la vita di una donna e dipinge con essa pagine leggere come polvere e taglienti come schegge di vetro. La vita di una jinetera è così: pericolosa e volatile. È una donna che si prostituisce esclusivamente per i turisti, che non ha diritti, invisibile, che deve continuamente nascondersi per riuscire a sopravvivere. La jinetera vende il proprio corpo, risorsa primaria di tutti gli esseri umani, in un paese in cui è vietato avviare imprese private. Lo scambio carne contro dollari fatto con decine di turisti in cerca di un sogno d’amore è per Ruiz una delle attività più fiorenti nell’isola. A volte non si deve nemmeno cercare. Sono le jineteras a trovare i turisti, ad abbordarli e riempirli di sogni d’amore. Donne sensuali, ricettacoli di curve dolci e sguardi ammalianti, anticipano sulla terra un pezzetto di paradiso.
Fra scene di sesso estremo e il racconto lento e inesorabile della povertà dei cubani, Ruiz scopre il suo personaggio, la sua jinetera, e lascia che sia proprio lei a raccontarsi. Se ne innamora con una prosa fluida, senza fronzoli stilistici, lasciando che il lettore si perda nel ritmo di una salsa travolgente e nell’angoscia di lacrime tristi e inevitabili. Lo scrittore cubano cerca di raccontare la verità su Cuba e la sua gente: come si sopravvive, la difficile esistenza delle donne i cui diritti sono sempre calpestati senza troppe cerimonie. Il sogno di andare via, attraverso la scrittura o a bordo di una zattera, è il leit motiv che tiene in piedi la storia di Ruiz. Fa da contrappunto una sottile nostalgia, palpabile attraverso l’accurata descrizione di cibi, di odori, del rum e della magia delle notti havanere. Non si può sfuggire al fascino di Cuba, nemmeno quando si è disperati e Ruiz è un valido rappresentante di questo amore e odio, letterario e non, per una terra magica e disgraziata.
di Stefania Leo