Il sopravvissuto
Luglio 31, 2005 in Libri da Sandra Origliasso
Titolo: | I sopravvissuti |
Autore: | Antonio Scurati |
Casa editrice: | Bompiani |
Prezzo: | € 16.00 |
Pagine: | 370 |
L’incedere di un ventenne bello come Achille. Più dannato di James Dean, di Jim Morrison. Come affronta un vero eroe la banalità del quotidiano? Con l’incedere sicuro del giovane “caro agli dei” che durante “gli esami” di una lontana epicità avrebbe finito gli avversari con un solo colpo di spada. Un assoluto protagonista della vita, che ai giorni nostri assume le fattezze di un tardo adolescente alle prese con un istituzione scolastica ottusa e ipocrita. Fino a condannarlo alla seconda bocciatura consecutiva all’esame di maturità. A Casalegno, in un afosa giornata di fine giugno, sormontata dai vapori industriali dell’operosa provincia lombarda, si compie la strage. Un’intera commissione d’esame è sterminata. Tranne uno: Il soppravissuto. Toccherà al professore di storia e filosofia Andrea Mareschalchi, martire e santo, icona del bene e macchietta da talk show, a fare luce sul trauma. Una lunga sequela di personaggi, dallo psicologo al poliziotto, dal pubblico ministero al prete, ognuno col proprio linguaggio, si interrogano sul futuro di un’Italietta in cui l’informazione si riduce ad uno sterile dibattito da “Porta a porta”. Il solo in grado di dare dignità umana anche a Vitaliano Caccia, l’assassino, è lui, “il sopravissuto”. Compiendo una profonda analisi del suo rapporto con l’alunno prediletto, Andrea riconosce le proprie colpe e ritrova se stesso. Con l’abilità di un narratore consumato Antonio Scurati condensa la scena della strage, dove la descrizione si trasforma in azione, in tre pagine dense di particolari da “analisi sul luogo del delitto”, con uno stile spezzato e nervoso da spy story. Indimenticabili le pagine dedicate all’insegnamento come metafora bellica, allo scontro a mani nude fra “l’animale vecchio e quello giovane entrambi esposti alla prova della verità” che si chiude con un sentenza: “L’insegnamento come la fisioterapia, è la terza via tra l’infliggere il dolore e procurarsi il piacere. Studenti e insegnanti, con il corpo a corpo, si limitano a dare sollievo”. “Il sopravissuto” di Antonio Scurati (Bompiani), finalista al Premio Campiello 2005, come tutti i buoni romanzi è un libro che coinvolge, eleggendo il lettore ad unico amatore o detrattore.
di Sandra Origliasso